La scelta di Ubisoft di puntare su protagonisti duali nella saga di Assassin's Creed continua a generare discussioni accese nella community, e con Assassin's Creed Shadows questa dinamica ha raggiunto il suo apice più polarizzante. Simon Lemay-Comtois, associate game director del titolo ambientato nel Giappone feudale, ha ammesso apertamente che la formula dei due personaggi giocabili può risultare "divisiva", riconoscendo che la coppia formata dalla shinobi Naoe e dal samurai Yasuke rappresenta l'esempio più estremo di questa tendenza. A differenza dei capitoli precedenti, dove le differenze tra i protagonisti erano prevalentemente estetiche, Shadows è stato progettato come un vero e proprio esercizio di contrasto, con due gameplay loop completamente distinti che inevitabilmente dividono il pubblico.
La questione dei doppi protagonisti accompagna la serie ormai da diversi capitoli, ma con approcci molto differenti. Assassin's Creed Syndicate, sviluppato sempre da Ubisoft Quebec, presentava Evie e Jacob Frye nella Londra vittoriana, ma come ha spiegato Lemay-Comtois a GamesRadar+, le differenze tra i gemelli erano "per lo più cosmetiche", con meccaniche di gioco quasi identiche a parte qualche abilità specifica. Anche Origins permetteva di vestire i panni sia di Bayek che di Aya nell'Antico Egitto, anche se quest'ultima godeva di pochissimo spazio sullo schermo. Valhalla aveva invece offerto la scelta tra versioni maschile e femminile di Eivor per motivi narrativi complessi, ma anche per avere un protagonista maschio sulla copertina.
Con Shadows il paradigma cambia radicalmente. I due personaggi non sono semplici alternative estetiche o varianti narrative della stessa figura: Naoe e Yasuke sono costruiti come individui completamente separati, con sistemi di combattimento distinti, abilità uniche e pari dignità nella progressione della quest principale. Questa scelta di design rappresenta un cambio di filosofia rispetto al passato, trasformando la selezione del protagonista in una decisione che impatta concretamente sull'esperienza di gioco, non solo sulla percezione estetica o sulla prospettiva narrativa.
La polarizzazione non segue logiche prevedibili, come ha sottolineato l'associate game director. Non si tratta semplicemente di preferire un certo stile di combattimento o un'estetica specifica: alcuni giocatori sviluppano una vera e propria avversione verso uno dei due personaggi e si trovano costretti a giocare sezioni con lui o lei contro la propria volontà. Questa dinamica era già emersa con i Frye, ma l'approccio più radicale di Shadows ha amplificato il fenomeno. Ubisoft Quebec era pienamente consapevole del rischio prima ancora di iniziare lo sviluppo, ma ha scelto comunque di perseguire questa direzione creativa.
Guardando al futuro della saga, Lemay-Comtois ha lasciato la porta aperta a nuovi esperimenti con protagonisti duali, ma con una premessa importante: la scelta deve essere giustificata narrativamente e dal setting. Assassin's Creed Hexe, il prossimo capitolo principale ambientato presumibilmente nell'epoca della caccia alle streghe, potrebbe quindi adottare o abbandonare questa formula a seconda delle esigenze della storia. Nel frattempo, il remake di Black Flag atteso per la primavera 2026 tornerà a un singolo protagonista, con il pirata Edward Kenway come unica stella senza compagni di viaggio durante la campagna principale.