Beta Call of Duty Modern Warfare 2 | Provato

Modern Warfare 2 si è mostrato in questa prima fase di beta: i giocatori troveranno tutto ciò che hanno già apprezzato più alcune novità.

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a cura di Martina Fargnoli

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Infinity Ward torna al timone dello sviluppo della serie Call of Duty con Modern Warfare 2, in piena continuità con il paradigma "boots on the ground" re-introdotto con il "soft reboot" del 2019. Archiviato il non tanto felice Vanguard, la beta che si è tenuta in questi giorni ci ha messi di fronte ad alcune novità e contenuti al centro dell'offerta del nuovo sparatutto in arrivo il 28 ottobre.

Il rilancio e il successo di Modern Warfare sono passati soprattutto dall'ottima combinazione tra aspetti più arcade ed elementi tattici che Infinity Ward ha saputo miscelare per dare benzina al motore di CoD: il gameplay. Il Call of Duty che tutti i giocatori hanno imparato ad apprezzare nel tempo con la sua buona dose di frenesia e riflessi scattanti, unito ad alcune piccole accortezze come il posizionamento dell'arma su superfici stabili per coprire un angolo di tiro e lo sprint tattico per raggiungere la posizione prima del nemico.

Una maggiore consapevolezza tattica parte dall'essere in possesso di un kit vario di opzioni di movimento, un arsenale personalizzabile e una comprensione degli obiettivi sulla mappa. Per questo motivo Modern Warfare 2 ha ulteriormente aggiornato ogni aspetto di gioco, dal movimento alle modalità che compongono una playlist. Prima di tutto è stata introdotta la possibilità di aggrapparsi a una sporgenza - anche in seguito a una arrampicata - per sbirciare l'ambiente circostante o estrarre la pistola mentre si è sospesi - quando permesso. Per quanto piccola questa aggiunta può sembrare, si rende abbastanza utile in mappe con verticalità e punti di appoggio.

Per i giocatori più esperti, il movimento e il tempismo sono tutto. Oltre a scivolare prontamente per essere in posizione di tiro, ora passando dallo scatto tattico alla posizione accovacciata, si esegue un tuffo. Una meccanica simile a quella introdotta in Black Ops.

Nuovo armaiolo, potenziamenti da campo, equipaggiamento e specialità

L’armaiolo, fin dalla sua introduzione, ha sempre dato grande potere nelle mani dei giocatori. Poter creare la propria build in base alle preferenze e allo stile di gioco è stata la mossa più azzeccata di Modern Warfare. Durante la beta di Modern Warfare 2 abbiamo potuto prendere confidenza con il nuovo concetto di “castello”. Se in MW del 2019 ogni arma apparteneva a una differente famiglia, in MW2 del 2022, le armi sono raggruppate in piattaforme e il loro sblocco, e degli accessori collegati, è legato a una sorta di albero. Far salire di livello un’arma farà salire di livello anche il castello fino a rendere disponibile il successivo.

In azione abbiamo potuto vedere il fucile d'assalto M4 adattabile in base al castello all’M16, alla mitragliatrice leggera Icarus, al fucile da battaglia FTac Recon e alla mitraglietta FSS Hurricane. Cambiare quindi il castello ne cambia la tipologia di arma, ma se supportati si conservano alcuni accessori specifici per la piattaforma. In questo modo si ampliano le possibilità di personalizzazione oltre ad essere più rapida la costruzione di una classe di gioco.

Anche i potenziamenti da campo e l’equipaggiamento tattico e letale sono stati aggiornati per offrire nuovi strumenti che trovano più spazio nelle modalità basate su obiettivi e chiaramente saranno di grande uso anche in Warzone 2.0. Sebbene non siano nulla di nuovo nel panorama degli FPS, sono una novità per Call of Duty. Partiamo dai tre potenziamenti da campo telecamera tattica, attacco DDoS e manichino gonfiabile. La telecamera è un occhio sul campo da gioco che può essere utilizzata per marcare i nemici, mentre l’attacco DDoS disattiva temporaneamente gli equipaggiamenti nemici nelle vicinanze e disturba i sensori degli avversari vicini. Il manichino gonfiabile può essere utilizzato come un’esca per distrarre il nemico e confonderlo.

Tra l’equipaggiamento tattico una delle novità è rappresentata dal Folgoratore, uno strumento che aderisce alle superfici e rilascia una scarica di elettricità che danneggia il nemico, fa impazzire le armi e distrugge l’equipaggiamento. La Carica perforante, invece, fa parte dell’equipaggiamento letale e può essere lanciata all’esterno di un muro. Inizierà ad entrare sempre più in profondità fino a rilasciare una granata che esplode ad area.

La sua forza non è la stessa che potrebbe avere la carica a grappolo di Fuze in Rainbow Six Siege ma la funzione tattica è praticamente la stessa: è lo strumento perfetto per dare fastidio a quel camper che se ne sta comodamente sdraiato col fucile a pompa in attesa che il nemico entri dalla porta, o per far allontanare dalle aree a più alta concentrazione i nemici.

Da sempre essenziali nel corso di un match, le specialità tornano con una grande novità: il pacchetto specialità, ossia l’unione di quattro specialità ma suddivise in base, bonus e suprema. Invece di essere attive costantemente, la specialità bonus e la suprema sono ottenibili nel corso di una partita. In una modalità non a round, sono solitamente ottenibili al quarto e all'ottavo minuto di gioco. Il tempo di attivazione può essere ridotto di un secondo ogni 10 punti ottenuti eseguendo uccisioni, assist e conquistando obiettivi.

Una delle critiche che in passato abbiamo rivolto ai giochi della serie Call of Duty riguardava proprio il basso incentivo dato ai giocatori per stimolare il gioco di squadra nonostante l’introduzione di modalità a più giocatori o basate su obiettivi, e la presenza di sistemi di ricompensa basati sull’efficienza vicino agli obiettivi. L’introduzione del pacchetto specialità non stravolge l’orientamento al teamplay ma favorisce anche quei giocatori che preferiscono proteggere una conquista o difendere un’area al posto di pensare solo alle uccisioni.

Questo nuovo sistema di specialità si è adattato bene al nostro stile di gioco e nel corso delle partite non abbiamo mai sentito troppo l’assenza di perk come mani veloci e sangue freddo o Inflessibile e Fantasma, ma chiaramente sarà necessario metterlo ulteriormente alla prova prima di dare un verdetto che lo bocci o lo promuova del tutto. Indubbiamente potrà essere spiazzante all’inizio non poter contare da subito sulla sicurezza offerta dalle specialità più forti, ma non ci sembra un concetto sbagliato renderle più vicine a una ricompensa per la prestazione in campo.

Modern Warfare 2 modalità di gioco e mappe

Questa rinnovata attenzione verso uno stile di gioco a tratti più tattico si traduce anche in nuove modalità di gioco in cui poter mettere alla prova il nuovo arsenale e giocare in modo più attento e disciplinato. Tra le modalità a 12 giocatori che abbiamo potuto provare spiccano Soccorso prigionieri, Knock Out e Moshpit in terza persona.

Come suggerisce il nome, in soccorso prigionieri a seconda della fazione andranno localizzati gli ostaggi e portati in salvo, oppure difesi dai tentativi di incursione nemici. Il rientro non è disponibile, ma i giocatori possono rianimare i compagni caduti. Chi trasporta l’ostaggio potrà usare solo l’arma secondaria e sarà più lento a muoversi, quindi, i compagni dovranno fare buona guardia. La modalità ricorda le tantissime varianti sul tema che abbiamo visto già in altri titoli.

Importante da tenere a mente è anche il modo in cui viene assegnato il punteggio: gli assalitori guadagnano 50 punti se vengono neutralizzati tutti i giocatori della squadra avversaria e 100 punti per prigioniero estratto, mentre i difensori guadagnano 50 punti a prigioniero difeso. Nel corso della beta abbiamo notato la tendenza a preferire l’eliminazione della squadra invece della messa in salvo dei prigionieri.

Knock out è per dinamiche molto simile a soccorso prigionieri ma l’obiettivo è completamente diverso. Entrambe le squadre si affrontano per ottenere il controllo di una borsa di denaro che ruota di posizione a ogni round. Una volta acquisita la borsa, sulla mini-mappa appare la posizione di chi ne è in possesso e ciò rende più difficile nascondere i propri spostamenti e difendere il malloppo per un minuto.

Si tratta di una modalità molto veloce, spesso può finire davvero nel giro di pochi secondi se la squadra avversaria viene eliminata, ma, come per Soccorso prigionieri, è anche una modalità che richiede un buon uso dei gadget, degli equipaggiamenti e delle ricompense. Anche le ricompense più base come UAV e UAV di disturbo fanno la differenza.

La modalità in terza persona è in realtà un ritorno più che una novità in quanto già presente nell’originale Modern Warfare 2. In questo caso l’impostazione è molto classica: si può cambiare spalla per avere una visione migliore dietro gli angoli, mentre entrare in modalità mirino fa tornare la prospettiva in prima persona. L’esperienza principale di CoD rimane quella in prima persona e non pensiamo che la terza persona vi farà cambiare idea sul gioco.

Le mappe di gioco disponibili erano tutte di medio-piccole dimensioni proprio per ospitare scontri 6vs6 senza creare troppi tempi morti. A livello di design abbiamo notato una maggiore semplificazione del layout rispetto al titolo del 2019, quindi abbiamo trovato mappe facilmente leggibili con la tipica disposizione di spazi più al chiuso o ristretti per favorire gli scontri ravvicinati e aree più ampie con buone linee di tiro per ingaggiare dalla distanza.

Ad esempio, Farm 18 ha due corridoi laterali con strutture al chiuso e strutture aperte, e una considerevole area chiusa labirintica al centro che si trasforma in un mattatoio. Mercado Las Almas, invece, non ha corsie ben definite, ma ci sono dei chiari punti dove gli scontri a fuoco si concentrano come nell’area del mercato dove entrambi i team possono concentrare il fuoco da poli opposti della mappa. Un’altra area molto calda è quella che dall’uscita di un magazzino si apre su un parcheggio dove i nemici possono appostarsi nascondendosi dietro ai veicoli.

Breenbergh Hotel è un edificio parzialmente distrutto dal quale dall’alto possono arrivare attacchi aerei a sorpresa e non si è mai completamente al sicuro mentre si attraversano le aree più aperte. Gli scontri si distribuiscono lungo tre corsie e anche il design di questa mappa favorisce l’ingaggio a corto-medio raggio, ma ci sono anche aree designate a scontri dalla lunga distanza. Valderas Museum ci è parsa la mappa di dimensioni maggiori e pertanto in grado di offrire molte zone scoperte come i giardini che fiancheggiano la piazza nel cortile al centro della mappa. Questa prima esperienza con Valderas Museum è stata caratterizzata da molti scontri nelle strutture al chiuso, in particolare nel ponte che fa da collegamento tra la galleria sud e la galleria ovest.

Conclusioni

Call of Duty Modern Warfare 2 non poteva che proseguire il cammino inaugurato nel 2019 con Modern Warfare e a un ottimo gioco di base aggiunge alcune modifiche al gameplay che ruotano intorno a uno stile di gioco più ragionato senza però rimuovere la componente più frenetica e dinamica che è un marchio di fabbrica della serie. Nonostante fosse solo una beta limitata, Modern Warfare 2 mostra anche un buon numero di modalità nuove che vanno ad aggiungersi alle classiche della serie come Team deathmatch, Dominio e Cerca e Distruggi. Le mappe medio-piccole appaiono più semplici nel design favorendo una lettura tattica più immediata, facendo dimenticare la complessità - non eccessiva secondo noi - di Modern Warfare che aveva destato qualche lamentela da parte della community. C'è ancora tanto da provare che ancora non abbiamo potuto sperimentare in prima persona e per il quale vi rimandiamo a futuri approfondimenti e alla recensione.