Bethesda: il fondatore commenta l'affare di Microsoft

Microsoft ha comprato per 7,5 miliardi di dollari ZeniMax, proprietaria di Bethesda. Qual è il vantaggio di stare sotto il tetto della casa di Redmond?

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a cura di Federica Pantaleo

Microsoft ha da poco comprato per 7,5 miliardi di dollari ZeniMax Media, società che sviluppa e pubblica videogiochi, nota soprattutto per essere la proprietaria di Bethesda Softworks – che sotto il suo ombrello riunisce videogiochi stimati dal pubblico, come le serie “Elder Scrolls”, “Fallout”, “Doom”, “Quake” e “Wolfenstein”. Di riflesso, tale acquisto ha sollevato tutta una serie di domande, tra le quali l’enorme curiosità se i franchise sopra citati diventeranno esclusive per l’ecosistema Xbox. Allo stesso tempo, se Microsoft ne trae un enorme vantaggio, cosa ci guadagna effettivamente Zenimax a stare ora sotto il tetto della casa di Redmond?

I dirigenti di Microsoft e Zenimax al momento non stanno approfondendo la questione, ma il fondatore di Bethesda, Christopher Weaver, ritiene tale transazione “una notizia gratificante" aggiungendo che “Sony non può ottenere ciò che Microsoft possiede". Sempre inerentemente all’affare di Microsoft, Weaver dichiara in un’intervista per Inverse: "Penso che questa sia un'acquisizione estremamente interessante da parte di entrambi i gruppi. Microsoft ha acquisito una delle aziende più esperte nel software di intrattenimento (in un periodo in cui le vendite di videogiochi sono ai massimi storici) e Bethesda ottiene il vantaggio di concentrare la propria potenza di fuoco creativa sul software che alimenta le pipeline di Microsoft. Si tratta di un buon futuro matrimonio di interessi con un grande partner".

Ma l'acquisto per 7,5 miliardi di dollari è stato realmente un affare? Microsoft è un acquirente molto sofisticato e sicuramente anche la loro due diligence avrà supportato tale accordo di negoziazione. Sicuramente non è un caso che se ne parli proprio quando le prossime Xbox Series X|S e PS5 debutteranno sul mercato e collaborare con i partner giusti apre porte infinite. Con il tempo confermeremo la qualità dei prodotti realizzati a seguito di questa collaborazione.

A Weaver è stato anche chiesto cosa ne pensa dell’eliminazione del disco sulle prossime console next-gen e il fondatore ha risposto: "Non credo che l'eliminazione del disco si rivelerà un problema. Entrambe le nuove console avranno maggiori capacità di elaborazione grazie anche all'SSD. Una volta che le persone si abitueranno a questo, realizzeranno un notevole aumento dell'affidabilità e della reattività. Internet ad alta velocità sarà infine la chiusura del cerchio". Weaver inoltre ricorda che nel 2002 Morrowind era un’esclusiva Microsoft e Bethesda ha avuto ottimi rapporti con la casa di Redmond tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000. A dir suo, col senno di poi quel team ha fatto molti passi da gigante. Bethesda sa come realizzare titoli di qualità e sicuramente il passo avanzato da Microsoft rende la sfida della next-gen ancora più elettrizzante. Ma che Sony ha davanti un valido contendente non era di certo un mistero.

Le console next-gen stanno per arrivare. Potete preordinare su Amazon Xbox Series S, giochi come Spider-Man Miles Morales, Demon's Souls, Assassins' Creed Valhalla o un secondo controller wireless per PS5.