Brain Training non rende più intelligenti

Uno studio ha dimostrato che giocare ai titoli come Brain Training non migliora le capacità cerebrali. Da dimostrare invece l'effetto nel lungo periodo sul mantenimento delle funzioni cerebrali.

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a cura di Manolo De Agostini

Siete bravi a Brain training e vi sentite sempre più dei cervelloni? Sbagliate, secondo uno studio questo tipo di giochi non migliorano le capacità cerebrali. La BBC riporta i risultati di una ricerca realizzata su 11.430 persone -  a cui è stato richiesto di giocare almeno 10 minuti al giorno per tre volte alla settimana - nel corso di sei settimane.

Nonostante giorni e giorni di abnegazione sui titoli "allena mente", i partecipanti allo studio non hanno guadagnato nulla in termini di ragionamento, memoria, pianificazione o abilità di riconoscimento degli oggetti in uno spazio. Insomma, non sentitevi degli illuminati se siete riusciti a dire quanto fa 8369 al cubo (ah, fa 586.166.107.409). L'unica cosa che si è notata è che i partecipanti sono riusciti a ottenere risultati migliori con i videogiochi-test sottoposti.

La domanda a cui non sono riusciti a rispondere gli studiosi, semplicemente perché serve più tempo, è se l'allenamento aiuta a mantenere il cervello "giovane" nel corso degli anni.

Brain Training non vi farà diventare "Secchioni". O siete pupe o niente "la Pupa e il Secchione".

Nintendo ha affermato che i giochi Brain Training del Dr Kawashima non si sono mai proposti come titoli in grado di migliorare le capacità cerebrali, ma solo come divertimento intelligente per mantenere allenata la mente.

"I risultati sono chiari. Statisticamente non ci sono differenze significative tra i miglioramenti visti tra i partecipanti che hanno giocato ai nostri giochi allena mente e coloro che sono solo andati su Internet per lo stesso periodo di tempo", ha affermato il Dr Adrian Owen, neuroscienziato del Medical Research Council.

Secondo Clive Ballard della Alzheimer Society lo studio dimostra che "farsi una passeggiata potrebbe essere un uso migliore del nostro tempo".