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L'ultima versione di Burnout, il primo episodio Next-Gen, ha fatto il pieno di novità.

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a cura di Tom's Hardware

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Era una delle sfide degli sviluppatori: condannare i caricamenti all’oblio per ottenere un gioco dinamico. La scommessa è vinta. Questo è stato possibile grazie ad uno streaming delle ambientazioni man mano che percorriamo le strade di Paradise. E questo vale sia quando siamo online che offline. Basta una pressione della croce direzionale ed ecco che ci troviamo  a giocare online con altri giocatori. Le corse ed altre sfide in questa modalità non sono conteggiate tra i vostri progressi solo per ragioni ovvie di difficoltà. Inoltre, solo i veicoli acquisiti offline saranno utilizzabili. In multiplayer si possono usare molti accessori, tra cui la Live Vision Camera di Xbox e il Playstation EYE. Queste telecamere  permettono di far vedere la faccia del vincitore e le facce di quelli colpiti dai takedown: completamente inutile, ma assolutamente divertente! La nota negativa del multiplayer risiede in una parola: splitscreen.

Il singolo è ottimo, il multi online è buono, ma che ne è del multiplayer offline? Scomparso. Non è possibile affrontarsi in due sulla stessa console. É un peccato che ogni giocatore che mette mani su Paradise non possa condividere questa nuova esperienza con i suoi amici. A completare il gioco, Burnout accoglie in questo nuovo episodio una modalità originale. Giocabile solo in single player, il famoso ShowTime metterà il vostro veicolo in scena. Non vi rimane che attivare la vostra barra di boost per far andare alla massima velocità quello che diventerà un mucchio di lamiere, per poter creare il massimo dei danni alle altre vetture (non giocanti). E così possiamo creare le maggiori combo possibili per attivare nuovamente la barra del turbo. In redazione, il punteggio da battere ammonta a 8.000.000 $.

Giudizio Finale

Come previsto, Burnout Paradise ha fatto un'entrata trionfale in questo inizio d’anno. Un vero episodio next-gen e innovatore per la serie che iniziava ad ammonticchiare qualche episodio superfluo. Qui, tutto o quasi tutto è messo a disposizione del giocatore per poter passare ore davanti il suo televisore. L'apertura del mondo di Burnout era una scommessa rischiosa che avrebbe potuto deludere se non fosse stata ben gestita. Tuttavia, non è un gioco che girerà per sempre nella vostra console, contrariamente a Most Wanted che possedeva uno scenario molto più vasto. Ma Paradise gioca più sullo spettacolo e sulla velocità. Per oggi, la revisione al motore è stata fatta, e tutto va meglio.