La next gen reclama un nuovo motore

Recensione di Call of Duty: Ghosts, il nuovo sparatutto di Infinity Ward e Activision.

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a cura di Tom's Hardware

La next gen reclama un nuovo motore

A livello grafico Call of Duty: Ghosts non lascia di certo a bocca aperto soprattutto sulle console di questa generazione. La situazione migliora su PC e console next gen, ma anche in questo caso non è nulla di trascendentale. Lo sforzo di sviluppare un gioco cross-gen, cioè disponibile su piattaforme di diversa generazione, non è da sottovalutare, ma non si può fare a meno di notare che il look della serie non sia cambiato più di tanto rispetto a Call of Duty: Modern Warfare del lontano 2007.

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Ogni tanto nei vari livelli della campagna single player si potrà assistere a momenti convincenti: una chiesa che frana insieme a un intero costone di roccia, un satellite che si distrugge contro l'atmosfera terrestre e altri ancora, ma oltre a questi eventi scriptati non aspettatevi molto di più di edifici bruciati, automobili semidistrutti e in generale paesaggi urbani devastati dalla guerra.

Per quanto riguarda il sonoro non ci si può lamentare. La colonna sonora alterna tranquilli brani orchestrali ricchi di sequenze al pianoforte a motivi più concitati che sottolineano le sequenze più adrenaliniche. Buono anche il doppiaggio in italiano, seppur senza raggiungere vette d'eccellenza. Buoni anche gli effetti sonori delle varie armi, granate e veicoli, che cercano d'imitare la controparte reale riuscendoci discretamente bene.

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In generale l'aspetto tecnico di Call of Duty: Ghosts non fa gridare al miracolo e raggiunge a malapena la sufficienza grazie al comparto audio e a un frame rate stabile, ma è chiaro che gli appassionati in cerca di una resa visiva superiore alla media faranno meglio a dirigersi verso altri lidi.