Sony si arrende e accetta la proposta di Microsoft su Call of Duty

Con l'imminente finalizzazione dell'acquisizione di Activision, Sony ha accettato di firmare l'accordo per la serie di Call Of Duty

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a cura di Andrea Maiellano

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Pochi minuti fa, con un annuncio a sorpresa, Phil Spencer (capo della divisione Xbox) ha comunicato attraverso il suo profilo Twitter che Sony ha, finalmente, accettato di firmare un accordo che sancisce che la serie di Call Of Duty continuerà a presenziare sulle console della famiglia PlayStation.

Un'accordo tra le due aziende che era nell'aria da tempo ma che Sony si rifiutò di firmare in virtù del fatto che l'acquisizione di Activision, da parte di Microsoft, era ancora in balia delle decisioni dei vari enti dell'antitrust. Risulta, quindi, ovvio che, in seguito agli avvenimenti degli scorsi giorni, Sony abbia optato per accettare i termini di Microsoft e non rischiare di perdere una serie importante come quella di Call Of Duty.

Al momento non sono stati diramati ulteriori dettagli in merito all'accordo sulle due aziende, quindi non sappiamo dirvi se avrà una durata decennale (come il primo che fu proposto a Sony da Microsoft o quello firmato da Nintendo) o se garantirà l'accesso a tutti i contenuti addizionali che verranno rilasciati per i futuri titoli della serie di Call Of Duty.

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"Siamo lieti di annunciare che Microsoft e PlayStation hanno firmato un accordo vincolante per mantenere Call of Duty su PlayStation dopo l'acquisizione di Activision Blizzard. Stiamo guardando avanti verso un futuro in cui i giocatori di tutto il mondo abbiano più scelta su dove giocare i loro titoli preferiti."

Il cambio di rotta repentino intrapreso da Sony, che vi ricordiamo si oppose strenuamente verso questa acquisizione multimiliardaria, in merito all'accordo sulla serie di Call Of Duty, rappresenta, inoltre, l'ennesimo evidente segnale di un imminente chiusura dell'affare fra Microsoft e Activision.

D'altronde, dopo che la Corte d'appello ha respinto le richieste dell'FTC, e l'ordine restrittivo che verteva sulla fusione è scaduto, non ci sono altri ostacoli che impediscano alle due aziende di portare a termine una delle fusione più importanti della storia del videogioco.