C’è ancora spazio per GTA V?

GTA V è pronto ad arrivare sulle console di nuova generazione. Scopriamo insieme se c'è ancora spazio per il colossal di Rockstar Games!

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a cura di Antonio Rodo

Il campione d'incassi assoluto, Grand Theft Auto V, dopo quasi nove anni dal debutto ufficiale avvenuto su PlayStation 3 e Xbox 360 è pronto a sbarcare nuovamente su console, questa volta su PlayStation 5 e le nuove Xbox Series, con una serie di migliorie tecniche che promettono di farci vivere Los Santos come mai prima d’ora. Tuttavia, considerato anche il periodo parecchio affollato di uscite e quel grandissimo videogioco di Elden Ring che sta rubando la scena, è lecito chiederselo: c’è ancora spazio per GTA V, dopo tre release? Scopriamolo insieme.

Io scelgo Los Santos!

È ciò che si augura Rockstar Games, chiaramente, intenta a far troneggiare ancora per molti anni il comparto online di GTA V. Indubbiamente, ci sono state numerose flessioni durante la lunga permanenza sul mercato ma, nonostante ciò, l’avventura di Franklin, Trevor e Michael non è mai sparita del tutto: per prima cosa, come anche ribadito all’inizio, a causa delle molteplici edizioni rilasciate nel tempo, dopo per l’eccezionale comparto online, infine per la modalità RP, ad opera totale dei giocatori ed esplosa grazie al supporto degli streamer e di piattaforme quali Twitch e YouTube. C’è un altro motivo, però, che non ha permesso a GTA V di scomparire e andare in pensione: è rimasto, in assoluto, il miglior open world urbano e moderno. Sono tanti, tantissimi i titoli ad aver provato un approccio a là GTA, ma nessuno ci è mai riuscito per davvero, vuoi per una città non brillante al pari di Los Santos, vuoi per un modello di guida non all’altezza, vuoi per una gestione di NPC e polizia non al passo con Rockstar Games. GTA V, quindi, per quanto possa suonare folle, è ancora il primo della classe, e grazie ad alcune interessanti aggiunte dell’imminente edizione per PlayStation 5 e Xbox Series potrebbe addirittura aprire le porte ad una nuova generazione di utenti.

Per certi versi, infatti, il lungo post pubblicato da Rockstar Games sul sito ufficiale suona come una forte dichiarazione d'intenti: con molte probabilità, la componente online non abbandonerà, ancora per molto tempo, gli attuali sostenitori (e, aggiungiamo noi, potrebbe non farlo persino dopo il lancio del prossimo GTA VI). Diciamocelo apertamente: una volta consolidata una struttura, averla riempita di contenuti e abbracciato un’utenza spaventosamente grande, non è di certo facile staccare la spina e ricominciare da zero. Sinceramente, vista anche la direzione intrapresa dal mercato negli ultimi anni, non ha nemmeno senso farlo. Da Warzone, Sea of Thieves all’eccezionale Rainbow Six Siege, quanti sono i titoli a potersi ritenere immortali, dei client oramai ormeggiati nelle dashboard dei giocatori? Sempre di più. Persino Gran Turismo 7 ha tutta l’aria di essere il primo GAAS convinto di casa PlayStation, e ne arriveranno degli altri. Qualcuno fallirà, è inevitabile, ma la direzione è chiara a tutti: cercare a tutti i costi il prodotto infinito, quel gioco da lasciare riposare sul mercato mentre nelle retrovie si lavora al nuovo standard da settare. GTA Online, per quanto ci riguarda, con l’arrivo della remaster per le nuove console e la pubblicazione di un client standalone che separi la campagna principale dalla componente online, sta compiendo un passo ancora più marcato verso questa direzione. Per ciò, non ridete di GTA V quando lo vedete comparire di fianco a giochi di primo pelo; non ridete per l’ennesima edizione di Skyrim. A prescindere dal modello GAAS, che piaccia o meno, alcuni giochi meritano questa permanenza sul mercato, meritano di essere tramandati continuamente alle nuove generazioni, di essere importanti.

Rimesso a lucido e ospitale

Rockstar Games, tra l’altro, non è di certo l’ultima arrivata, ed è già prontissima ad accogliere a braccia aperte i nuovi giocatori con un tutorial completamente rivisto e pensato per offrire immediatamente un’eccezionale panoramica dei contenuti. A quanto pare, sbarcherete a Los Santos persino con le tasche piene, già pronti a mettervi in tiro e a fare squadra con altri utenti. Una mossa molto furba e che evita l’inevitabile crollo di ritmo che solitamente accompagna le fasi iniziali di un comparto online, in generale. Anche perché, credeteci, di cose da fare e da vedere ce ne sono veramente moltissime; un boost iniziale è proprio ciò di cui aveva bisogno GTA Online.

Inoltre, con le dovute differenze, lo stesso discorso si applica anche all’esperienza in single-player. Proviamo a ragionarci insieme: quanti saranno i giocatori a non aver mai portato al termine la campagna? In quanti, nel corso degli anni, avranno comprato GTA V, completato il tutorial e raggiunto immediatamente gli amici sui server? Beh, secondo noi tantissimi, ed ecco che anche la riproposizione della campagna ha molto senso, soprattutto sé, come promesso da Rockstar Games, ci saranno anche numerosi e corposi aggiornamenti grafici. Sul sito ufficiale vengono infatti menzionate diverse modalità di rendering che permetteranno al gioco di raggiungere una risoluzione 4K nativa con tanto di ray tracing, di assestare l’esperienza sui 60 fotogrammi per secondo, oppure di puntare su una via di mezzo tra le due modalità citate, gestendo sia i 60FPS, sia il ray tracing, un po’ come fatto da Insomniac Games con Spider-Man e Ratchet & Clank: Rift Apart.

C’è ancora spazio per GTA V

Quindi sì, c’è ancora spazio per GTA V, ma proprio tanto. L’approccio alla narrazione, l’estrema caratterizzazione dei personaggi, la mole di contenuti del comparto online e l’incredibile gestione degli NPC e della polizia; caratteristiche folli, di qualità estrema e che affermano GTA V come il modello da inseguire, l'insegnante con tanto da insegnare. Un gioco unico, sconfinato, che nonostante alcuni passi indietro compiuti nei confronti di GTA IV e delle sue espansioni, soprattutto in termini di fisica e modello di guida, rimane di una solidità inarrivabile per tutte le altre case di sviluppo. In attesa di GTA VI e mentre fantastichiamo sulle possibili influenze che Red Dead Redemption II avrà sul progetto, l’invito, quindi, è di trasferirsi a Los Santos e di rimanerci ancora per moltissimi anni, forse anche dopo l’arrivo di GTA VI.