C'è voluto del tempo, ma Xbox è ufficialmente tornata

Dopo anni di delusioni, finalmente cominciano a vedersi gli sforzi di Xbox degli ultimi anni, a partire da Starfield.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Ieri si è tenuto l'Xbox Games Showcase e io ero presente nelle prime file del teatro dove è stato proiettato l'evento, a Los Angeles. Nei giorni precedenti ho avuto l'opportunità di parlare con tante persone del settore, non solo italiani, ma anche e soprattutto americani, inglesi, spagnoli e francesi; insomma, un bel modo per discutere e scambiare opinioni.

L'idea generale è che Xbox fosse un po' confusa, lontana da una gestione chiara e da una comunicazione efficace e speravamo tutti in un ritorno come si deve, e bisogna ammetterlo, lo showcase ci ha decisamente accontentato in tal senso, offrendo sogni, concretezza e un importante mood positivo per il futuro.

Tante esclusive, tra "sogni" e concretezza

Io sono fortemente contrario ai trailer in CGI, anzi ritengo che mostrare videogiochi in CGI sia la cosa peggiora che si possa fare. Non per altro ho sempre criticato molto lo showcase del 2020 di Microsoft dove in pratica mostrò solo computer grafica, così come non sono affatto rimasto soddisfatto dal PlayStation Showcase di qualche settimana fa. I giochi, o li mostri in-engine oi in-game o non li mostri.

Xbox sembra finalmente aver imparato la lezione e, infatti, abbiamo apprezzati dei trailer in-game o comunque in-engine che ci hanno fatto apprezzare gli stili artistici. A testimonianza della riuscita dell'operazione sono le opinione su Fable, che nonostante fosse in-game, molta gente ha creduto fosse in CGI. Non per altro la qualità del trailer è spaventosamente alta. Così come il nuovo gioco di Compulsion Games, South of the Midnight, si è mostrato con un filmato lontano dalla CGI, così da offrire uno sguardo più approfondito sul comparto artistico.

Quello che però ho davvero apprezzato è il fatto che finalmente Microsoft abbia presentato uno Showcase equilibrato con giochi in uscita a breve (Forza Motorsport e Starfield), titoli per il 2024 (Hellblade II, Avowed, Towerborne, Flight Simualator 2024) e alcuni next-thing come appunto Fable, Clockwork Revolution e South of the Midnight.

In tutto questo non bisogna dimenticarsi che mancano all'appello il porting di Age of Empires IV su Xbox (atteso per fine anno) e il remake di Age of Mythology, previsto per il 2024. A questi vanno ad aggiungersi i contenuti gratuiti di Halo Infinite, Hi-Fi Rush, Sea of Thieves (con quella geniale espansione su Monkey Island) e Flight Simulator.

Se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo è che l'assenza di date per il 2024 potrebbe preoccupare visto che l'ultima volta che è accaduto sono stati rimandati praticamente tutti i giochi. La speranza è che i titoli siano già a buon punto e dai trailer sembra effettivamente così, ma questo dipenderà anche dal polishing finale. Matt Booty durante il What's Next si è pronunciato non solo assolutamente tranquillo in tal senso, ma anche molto felice sul fatto che sono previsti altri titoli non ancora annunciati, sempre per l'anno prossimo.

Dopo anni di gestione delle esclusive un po' altalenante, quindi, sembra che siamo finalmente nel tanto agognato rilascio di un'esclusiva ogni tre mesi. C'è voluto del tempo, ma gli annunci hanno dimostrato che sembra essere possibile. Ora non resta che sperare che le promesse vengano mantenute, mentre aspettiamo di vedere qualcosa di più anche su EverWild, State of Decay 3, Perfect Dark, Contraband e il nuovo gioco di Hideo Kojima.

Multipiattaforma su Xbox Game Pass

Le esclusive sono importanti e Xbox ne aveva assolutamente bisogna, ma ora anche i multipiattaforma lo sono. Chiaro che gli equilibri di mercato su questi ultimi sono completamente cambiati nel corso degli ultimi anni, non per altro 2/3 dei giochi non esclusivi che vengono annunciati da Xbox vengono inseriti su Xbox Game Pass, garantendo ai propri utenti abbonati comunque un vantaggio non indifferente.

Basti pensare che solo quest'anno avremo Persona 5T, Payday 3, Cities Skyline II, Party Animals più le esclusive e altri giochi minori. Insomma, l'abbonamento sta crescendo bene e la possibile acquisizione di Activision-Blizzard potrebbe addirittura stravolgere ancora di più gli equilibri rispetto a chi non è abbonato.

Nota altrettanto positiva sono i giochi giapponesi. Phil Spencer sta davvero facendo un lavoro straordinario e mai ci saremmo aspettati in una conferenza Xbox ben tre titoli Atlus e un Like a Dragon (Yakuza 8), oltre che una nuova IP Capcom sul Game Pass, a testimonianza che l'azienda di Redmond che ancora tantissimo sul Giappone e chissà che le cose non possano cambiare anche in quel territorio.

Starfield potrebbe essere uno spartiacque o un flop colossale

L'ottima idea è stata certamente quella di mostrare in maniera dedicata e approfondita Starfield, il nuovo RPG di Bethesda Game Studios. Il gioco ha avuto uno spazio enorme, quasi quanto si pone per essere il prodotto nella sua interezza.

Ciò che ci è stato mostrato è stato talmente roboante e infinito che la paura che si trasformi in uno flop colossale sono alte quanto quelle di vedere un vero e proprio spartiacque per il genere open world.

Tra una personalizzazione infinita, quest, attività e possibilità esplorativi, Starfield sembra essere un vero e proprio sogno a occhi aperti per chi ha atteso da anni una produzione sci-fi single player di questa portata e io voglio essere sincero: rientro tra questi.

Lamentarsi dei volti o dello shooting (che tra l'altro pare davvero molto migliorato, anche grazie a id Software) pare davvero ingeneroso nei confronti di un'opera che già solo da ora pare essere una delle più impressionanti e ambiziose produzioni del genere.

Se il gioco fallirà non avrò nessun tipo di remore ad ammetterlo e a bocciarlo. Ma se queste sono le premesse saremo senza dubbio dinanzi a un vero e proprio contendete per il gioco dell'anno 2023 e magari anche a un nuovo punto di riferimento per il genere dei giochi di ruolo.

Xbox è tornata, ma ora è sbagliato adagiarsi

Questo showcase ha dimostrato che Xbox sa ancora fare degli ottimi eventi e può davvero tornare come del 2007, dove non solo avevamo una lineup di livello, ma anche una comunicazione efficace e ben strutturata, magari partendo proprio da Hellblade II visto che non è stato presentato nella maniera corretta. L'azienda ora ha enormi possibilità per risalire la china e non deve assolutamente adagiarsi su ciò che è stato fatto, ma al contrario continuare con i Devoloper Direct e tenere informazione e comunicazione sempre su alti livelli. Non è solo importante per gli acquirenti Xbox, ma lo è soprattutto per una competizione sana che può solo fare bene al mercato e a tutti i videogiocatori.