Guillaume Broche, direttore di Clair Obscur: Expedition 33 (acquistabile qui su Amazon), ha scoperto che la community è riuscita addirittura a scovare un trailer di una versione primordiale del gioco che aveva pubblicato su Reddit per cercare doppiatori. Ma, a quanto pare, il titolo riserva ancora alcune sorprese.
Quando i segreti diventano casualità
Il fenomeno dei segreti nascosti in Expedition 33 presenta una dinamica curiosa che va oltre le intenzioni originali degli sviluppatori. Broche ammette apertamente che esistono ancora elementi da scoprire nel gioco, ma si rifiuta di fornire indizi per non rovinare la sorpresa. Quello che risulta ancora più interessante è come i giocatori abbiano identificato riferimenti e segreti che in realtà non erano mai stati concepiti come tali dagli sviluppatori di Sandfall Interactive.
L'ironia della situazione non sfugge al team di sviluppo: mentre alcuni veri segreti rimangono nascosti, altri sono stati "inventati" dalla creatività interpretativa della community. Questo fenomeno dimostra quanto sia potente l'immaginazione collettiva dei videogiocatori nel creare significati dove forse non esistevano.
L'eredità di Final Fantasy tra ispirazione e omaggio
Il legame con la serie Final Fantasy rappresenta uno degli aspetti più affascinanti del design di Expedition 33. Nel Gestral Village, i personaggi si sfidano con le "Double Dyad cards", un chiaro riferimento al celebre sistema Triple Triad di Final Fantasy 8. Tuttavia, Broche chiarisce che l'influenza della saga Square Enix sul suo lavoro va ben oltre i singoli riferimenti, attingendo piuttosto all'atmosfera generale e al feeling caratteristico di quei titoli che hanno definito il genere JRPG.
Speedrun e build devastanti: quando la community supera le aspettative
La filosofia di Broche riguardo al sistema di combattimento era ambiziosa fin dall'inizio: creare meccaniche che permettessero ai giocatori di sviluppare combinazioni spezzate e strategie innovative. Come speedrunner di Sekiro: Shadows Die Twice, il direttore sapeva bene cosa aspettarsi dalla community più hardcore. I risultati hanno superato le sue già elevate aspettative: il suo record personale di speedrun è stato battuto nel giro di una settimana, forse anche meno.
La rapidità con cui i giocatori hanno "distrutto" il gioco, come dice scherzosamente Broche, ha reso necessario un solo intervento di bilanciamento per limitare un'abilità particolarmente potente. Per il resto, il team si è dichiarato entusiasta delle strategie creative escogitate dalla community, alcune delle quali erano completamente sfuggite agli stessi sviluppatori durante la fase di progettazione.
La bellezza dei prototipi imperfetti
Tom Guillermin, CTO e programmatore principale di Sandfall, vede il lato positivo della scoperta del prototipo iniziale. Secondo la sua visione, questo episodio contribuisce a demistificare il processo di sviluppo, mostrando al pubblico che anche i grandi giochi non nascono perfetti ma attraversano fasi di iterazione e miglioramento continuo. Il progetto finale che i giocatori hanno tra le mani è lo stesso file Unreal del prototipo, semplicemente evoluto attraverso aggiornamenti successivi.