Sentiamo oramai parlare di Crimson Desert da più di un lustro, dato che il gioco di Pearl Abyss è stato annunciato originariamente nel lontano 2019. Un lungo lasso di tempo, più che giustificato però dalle grandi ambizioni dietro il titolo. In Crimson Desert, come visto nei numerosi trailer che hanno costellato il periodo di sviluppo del gioco, è infatti possibile fare veramente di tutto, a partire da una semplice cavalcata fino ad arrivare a planare da alte scogliere o utilizzare arti magiche di ogni sorta.
Dopo tanto tempo ci siamo oramai quasi, dato che l’atteso titolo arriverà sul mercato nel corso del 2026. Per scoprirne qualcosa di più, e per testare con mano tutti i miglioramenti ricevuti dall’opera dal nostro ultimo provato a oggi, siamo volati fino a Colonia, dove abbiamo potuto passare un’oretta abbondante in compagnia di Crimson Desert.
Fuoco e fiamme
Durante il nostro ultimo incontro con il titolo di Pearl Abyss avevamo avuto modo di incrociare le spade con una serie di boss differenti, in una demo che aveva come obiettivo quello di farci prendere conoscenza con il sistema di combattimento del titolo. Un compito sicuramente non semplice, dato che, come vi racconteremo a breve, i comandi e le possibilità di gioco di Crimson Desert sono quanto di più sfaccettato da noi mai visto all’interno di un videogioco.
Tornando però alla nostra prova di questi ultimi giorni in quel di Colonia alla Gamescom 2025, lo studio sudcoreano noto soprattutto per Black Desert ci ha permesso di mettere le mani su una build decisamente più corposa che in passato e contente anche altri aspetti del gioco oltre che delle mere boss battle.
In questo nostro hands-on, dopo un lungo ma necessario tutorial, abbiamo infatti partecipato a un’intera battaglia campale, partendo dalle fasi di preparazione, dove abbiamo anche dovuto utilizzare l’artiglieria contro l’accampamento avversario, fino ad arrivare all’assalto finale contro il comandante nemico.
Un’esperienza a tutto tondo quindi, partita niente meno che con un lancio nel vuoto, dove durante la nostra caduta abbiamo potuto osservare l’immensità e la varietà di quanto imbastito da Pearl Abyss. Catene montuose, campi coltivati, castelli, laghi e molto altro ancora si sono infatti aperti davanti ai nostri occhi, per un mondo di gioco che pare davvero vasto e intrigante da esplorare. Non preoccupatevi in ogni caso delle sorti del nostro eroe durante tale caduta, dato che tra le altre cose è anche in grado di planare placidamente a terra.
Un eroe dalle infinite possibilità
Proprie nelle innumerevoli capacità del nostro eroe, che è letteralmente capace di fare la qualunque, è ritrovabile il principale punto d’attenzione del gioco. Da una parte fa infatti sicuramente piacere poter combattere, usare il rampino, sfruttare poteri elementali e mille altre cose, mentre d’altro canto riuscire a capire come sfruttare il tutto al meglio non è sicuramente semplice.
Considerando poi come alcune meccaniche all’apparenza semplici, come ad esempio sollevare una colonna, richiedano combinazioni di pulsanti e la pressione ripetuta di altri, è evidente come talvolta ci si ritrovi in balia del sistema di gioco di Crimson Desert. Una cosa che potrebbe certo dissiparsi nel corso del tempo grazie all’esperienza, ma a cui noi, dopo diverse ore e diversi provati, non ci siamo ancora totalmente abituati.
Pearl Abyss sembra infatti aver voluto infilare all’interno del suo prossimo titolo ogni idea che le è venuta in mente, creando un’opera sulla carta interessantissima ma anche dalla realizzazione oltremodo complessa. Magari un inizio tranquillo e che racconta con calma tutte le potenzialità del gioco potrà mitigare il problema, ma per ora qualche dubbio ci resta.
Il che è un vero peccato, perché Crimson Desert ha davvero una marea di cose da offrire. Il nostro provato, come accennato poco fa, ci ha infatti portato a vivere niente meno che una battaglia campale, dove abbiamo visto centinaia e centinaia di soldati scontrarsi tra di loro. Uno scenario di tutto rispetto, che abbiamo potuto assaporare in pieno, facendoci travolgere dalle potenzialità del titolo.
In un’oretta e mezza di gioco abbiamo infatti utilizzato cannoni, cavalcato tra le forze nemiche, ingaggiato manipoli di soldati avversari, liberato accampamenti, issato le bandiere della nostra fazione e molto altro ancora. Un numero di eventi e possibilità davvero notevole e che, siamo sicuri, sia solo una piccola parte di tutto ciò che il titolo di Pearl Abyss ha da offrire.
Crimson Desert è poi anche decisamente bello da vedere, con i colpi d’occhio e gli effetti che restituisce il gioco che sono di grande impatto e riescono a convincere senza tanti problemi. Una grafica sicuramente di primo ordine, coadiuvata da una direzione artistica anch’essa convincente, seppur un po’ derivativa dell’intero immaginario fantasy che tanto bene conosciamo.
Crimson Desert: in conclusione
Il potenziale, insomma, Crimson Desert lo ha decisamente, tanto sul piano ludico quanto su quello tecnico. Il problema è però forse nel suo non essere disposto a rinunciare a nulla, un qualcosa di sicuramente encomiabile, dato che metterà in mano ai giocatori un sistema di gioco corposo e ricco come pochi altri, ma che potrebbe anche creare un po’ di confusione.
Quello che è sicuro è che Crimson Desert è un titolo da tenere in grandissima considerazione, dato che con alcune accortezze da parte di Pearl Abyss potrebbe diventare davvero, davvero interessante.