Cyberpunk 2077 affronterà tematiche politico-sociali

Lo abbiamo rivisto a più di cinque anni dall'annuncio in occasione dell'E3 2018 di Los Angeles, ed oggi Cyberpunk 2077 torna alla ribalta grazie alle dichirazioni di Patrick Mills. Il quest designer di CD Projekt RED ha rivelato nuovi interessanti dettagli sull'action-RPG in lavorazione negli studi della software house che ci ha già regalato la trilogia di The Witcher.

Non tutti hanno sposato la scelta di CD Projekt RED di realizzare Cyberpunk 2077 con una visuale in prima persona, eppure il prossimo gioco di ruolo della compagnia polacca è uno dei titoli più attesi dagli appassionati. Per saziare la loro giustificata fame, il quest designer Patrick Mills ha rilasciato golosi dettagli inediti ai microfoni di Xbox Magazine. 

Stando a Mills, Cyberpunk 2077 non avrà paura di affrontare diverse tematiche politiche e sociali, già apprezzate nel gioco da tavolo di Mike Pondsmith, a cui il videogame si ispira dichiaratamente. Le strade di Night City saranno quindi animate da realtà futuristiche e futuribili che richiamano quelle attuali - e assai più reali. 

Queste allora le parole di uno degli artisti che stanno plasmando un'opera poligonale destinata a far discutere a lungo community e critca:

"Cyberpunk è un gioco che parla di gente in alto che detiene il potere e gente in basso che invece non ce l'ha affatto. Questo potere può provenire dal denaro, dalle gerarchie, dalla tecnologia e dalla violenza. Il setting originale di Cyberpunk 2020, così come quello di The Witcher, era una complessa critica del mondo dell'autore, e noi non ne staremo alla larga nei nostri giochi. Anzi, penso che questo sia un aspetto che ci distingue. Cyberpunk è un genere ed un franchise intrisecamente politico".

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L'intrinsecamente politico Cyberpunk 2077 - che potrà vantare un proprio sistema di progressione - non dispone ancora di una data di uscita ufficiale, ma è comunque atteso su PC, PlayStation 4 e Xbox One.