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a cura di Michelangelo De Cesare

Il tempo passa, il sole continua a sorgere e calare e Hideo Kojima resta criptico e indecifrabile come un enigma d'altri tempi; è sempre stato così. Metal Gear, gli scampoli di P.T. e ora Death Stranding. Il "Maestro" è sempre stato un fuori classe assoluto nella comunicazione dei suoi lavori, un vero pioniere per l'industria videoludica in quel detto non detto che avvolge la percezione delle sue interviste, dei suoi tweet e persino delle immagini che posta sui social.

death stranding
kojima lavoro sul montaggio death stranding in vista dell e3 2018 v3 330278
death stranding 4

Con il materiale rilasciato durante l'ultimo E3, Death Stranding si è circondato di un alone di mistero ancora più fitto: con la (pseudo) presentazione di meccaniche poco chiare e troppo sfocate nell'orizzonte imprecisato di una finestra di lancio tutta scoprire, il trailer E3 ha messo sul piatto diversi spunti interessanti e posto l'accento sulla qualità del cast legato al progetto, ma ha anche alimentato dubbi e scosso le (poche) certezze avute fino ad allora.

Sappiamo che si tratterà di un titolo open world con componente multiplayer basata sulla condivisione, dove il tema della connessione  fra i giocatori sarà l'asse portante del concept ma mancano dettagli espliciti su come sarà strutturato.

Come vi avevamo riportato in questa news del post E3, lo stesso Kojima aveva definito il marketing e la comunicazione dedicata Death Stranding come un problema di matematica, "dove conoscere la risposta non è così importante - dice il game designer - la cosa fondamentale è il processo che ci porta a raggiungere quella risposta".

Si tratta di un viaggio interattivo che accresce l'esperienza offerta dal gioco vero e proprio prima ancora di entrarne in possesso; in questo ciclo, che inizia al momento della presentazione di un titolo, lo sviluppatore è come un mastro alla forgia dalla creatività, colui che definisce tappe e momenti del percorso la cui evoluzione, allo stesso tempo, è plasmata dal pubblico che lo ha intrapreso.

Così Kojima stesso ci suggerisce di approcciare l'avvento di Death Stranding con curiosità e voglia di scoprire, divertendoci a immaginare ciò che potrà essere libero dai vincoli dell'informazione verticale di cui il panorama videoludico è più che mai saturo.

death stranding alle3 2018 maxw 644

Da questi presupposti abbiamo deciso di riassumere i nodi salienti mostrati fin ora su Death Stranding con un approccio leggermente differente da quanto proposto dal classico format "all we know so far". Prendendo spunto dall'idea del quesito matematico datoci dal buon Hideo, abbiamo scelto di inquadrare il "problema" Death Stranding secondo i canoni delle cinque W attraverso le info a nostra disposizione: who, where, when, what, why. Cerchiamo di capire insieme se collegando i puntini possiamo dare un senso del puzzle kojimiano.


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