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a cura di Emanuele D'Ascanio

Il Primo Anno di Destiny 2 non si è di certo rivelato essere pari ai grandi fasti riscontrati col precedente capitolo: determinate scelte di Bungie, soprattutto a distanza di qualche mese dal lancio, non sono riuscite a far scattare la scintilla a tutta l'ingente community di uno dei prodotti più acquistati e giocati negli ultimi anni. Sia chiaro, il team di sviluppo non è certo rimasto a guardare ma, stranamente, ogni tentativo è stato un vero e proprio buco nell'acqua.

Ora, stando alle solenni parole di alcuni esponenti di Bungie incontrati in occasione della Gamescom 2018 di Colonia (nei prossimi giorni pubblicheremo un'imperdibile intervista in merito n.d.r), è tempo del definitivo riscatto grazie a Forsaken: l'attesa nuova espansione che darà il via al Secondo Anno. Una narrativa decisamente più coinvolgente, l'arrivo della modalità Gambit (Azzardo) e molto altro ancora possono realmente essere paragonati a una rivoluzione tanto sognata dai giocatori quanto temuta poichè, a volte, pur cambiando tutto la sostanza rimane quella. 

Guardiano una volta, Guardiano per sempre

Dopo aver assistito a un interessante panel dove, attraverso grafiche e qualche filmato (di cui non potremo dir nulla onde evitare spiacevoli spoiler n.d.r.), abbiamo percepito la precisa volontà di Bungie di riscattarsi dando simbolicamente un "colpo di reni" per rialzare la china e far tornare Destiny 2 a livelli quantomeno accettabili. Un già apprezzato livello tecnico e artistico ha l'obbligo di esser accompagnato da attività coinvolgenti, divertenti ma soprattutto longeve. Questo è stato il problema cardine del Primo anno, avere la possibilità di ottenere qualsivoglia oggetto Esotico molto più facilmente rispetto a quanto accadeva sul primo Destiny (ricordate quanto era dannato il drop degli oggetti e delle armi nella Volta di Vetro?).

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Forsaken ha questo preciso obiettivo: far tornare a giocare la gente a Destiny 2, nulla di più semplice e difficile allo stesso tempo. Come può riuscirci? La ricetta preparata da Bungie è assai corretta e lineare, sistemare e migliorare quanto di buono già presente con l'aggiunta però di numerosi nuovi contenuti che possano far tornare i Clan a passare giornate intere sul titolo. Il condividere la propria esperienza con le altre persone, da sempre, è uno dei punti forti del prodotto. Sarà presente un nuovo Raid, ritenuto dal team sviluppo tanto ostico quanto divertente, nuove attività PvE/PvP e soprattutto numerose caratteristiche che rendono appetibile sin da ora la nuova espansione. Fidatevi, visto che abbiamo provato una modalità decisamente sfiziosa: Gambit.

 

Gambit, la modalità perfetta per il rilancio di Destiny 2

 

Esordiamo in maniera diretta, Gambit (Azzardo) è dannatamente diverte. Parliamo di una modalità che fonde il PvE e il PvP in un'esplosione di munizioni, gioco di squadra, nemici agguerriti e colpi di scena costanti. Durante la Gamescom 2018 di Colonia ci siamo intrattenuti per un intero match e, dopo una sana riflessione, possiamo serenamente affermare come Gambit possa già essere definita come uno dei migliori contenuti più ben riusciti e pensati da Bungie stessa per Destiny.

 

Una squadra di quattro giocatori dovrà infatti, nella proria area di gioco sita nella Zona Morta Europea, uccidere quanti più nemici possibili al fine di riempire un contenitore (il limite richiesto sarà di 75 frammenti di luce) al fine di sbloccare attività extra come l'uccisione di un boss corrotto prima della squadra avversaria. Già queste semplici regole renderebbero da sole la modalità Azzardo molto interessante, e differente da tutto quello che abbiamo visto in precedenza su Destiny 2, ma alle fondamenta del gameplay sono state aggiunte tutta una serie di meccaniche atte a rendere maggiormente dinamici gli scontri e sempre differenti le partite.

 

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In primis, ogni partita di Gambit sarà influenzata da una monetina lanciata dal Drifter che deciderà, in maniera del tutto incontestabile, quale fazione nemica dovremo affrontare: noi ce la siamo visti con i sempre simpatici Caduti, ma già sappiamo che potremo affrontare anche le altre razze nemiche presenti nel titolo.

 

Se fino a questo momento parliamo di PvE, ora viene il bello grazie allo splash di PvP inserito nella modalità: un singolo giocatore di ciascuna squadra potrà infatti, mediante l'utilizzo di un portale, invadere la squadra avversaria e farli fuori in maniera del tutto inaspettata con conseguenze assai gravi. Ogni 30 secondi si rigenererà questa finestra per il teletrasporto e dunque, fino a che non si raggiungerà il primo obiettivo (ossia riempire il contenitore e far fuori il Boss finale) la squadra potrà essere invasa ed eliminata: se ciò accadrà, con l'avanzare anche della fazione nemica prescelta, si attiverà un piccolo countdown che segnerà la fine del turno. Si, proprie come nelle Prove di Osiride e non solo, per avere la meglio su Gambit dovrete conquistare almeno due turni su tre. E, fidatevi, non sarà per niente facile soprattutto se incontrerete Guardiani decisamente in gamba. 

 

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Concludendo...

 

Destiny 2: Forsaken è l'ultima chance per Bungie di risollevare degnamente un prodotto assai travagliato, inutile nasconderlo. Le premesse che questa avvenga, e ci azzardiamo a dichiararlo, ci sono visto il preciso scopo di dare alla community ciò che da tempo richiedono: contenuti interessanti anzichè inutilmente riempitivi e, soprattutto, che siano dannatamente divertenti e magnetici. Proprio come nel passato.

 

L'espansione sarà ufficialmente disponibile a partire dal prossimo 4 settembre su PlayStation 4, Xbox One e PC. Per ulteriori aggiornamenti in merito al titolo e per tutte le novità legate alla Gamescom 2018 di Colonia, rimanente costantemente connessi sulle pagine di Tom's Hardware.


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