Botte da orbi

Dragon Ball Z: Burst Limit segna il debutto della serie su console next-gen. Il nuovo titolo dedicato all'opera di Toriyama si è rivelato tramite bellissimi screenshot, ed una serie di trailer mozzafiato. Burst Limit è indubbiamente bello da vedere, ma il resto?

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a cura di Tom's Hardware

Botte da orbi

Che si tratti della modalità principale o di semplici sessioni di allenamento, il gameplay è sempre incentrato sui combattimenti nudi e crudi, quindi meglio rinunciare a velleità esplorative di ogni tipo.

Lo stile di gioco, purtroppo, non varia di una virgola da un personaggio all'altro, tranne che per quelli che possono trasformarsi (da Vegeta a Super Vegeta, ad esempio), nel qual caso si ha a disposizione un tasto in più (R1 su PlayStation 3, RB su Xbox 360).

Burst Limit si basa su un sistema relativamente semplice da assimilare, a patto di dedicare una quindicina di minuti all’utilissimo Tutorial. Chi ha giocato i titoli Budokai Tenkaichi non avrà molta difficoltà ad abituarsi alla nuova impostazione di gioco, tenendo però bene in considerazione che gli scontri sono ora esclusivamente incentrati sul corpo a corpo, e non si può svolazzare per tutti gli angoli del terreno di gioco.

Nella modalità Z Chronicles, le cut-scene (in questo caso scene animate) entrano in gioco di tanto in tanto nel corso delle sfide. Questi brevi filmati sono semplici bonus temporanei, che saranno in seguito disponibili nella modalità Sfida: quando si seleziona un personaggio, si può scegliere un partner, da far intervenire in caso di difficoltà, ma anche delle cut-scene (fino a tre) di supporto. Caricamento della barra dei Ki, diminuzione della stanchezza, attacco fortificato, miglioramento della difesa e così via: sono numerosi i vantaggi che possono essere sfruttati per migliorare il proprio stile di gioco.