Eiyuden Chronicle Rising, in attesa di Hundred Heroes | Recensione
Eiyuden Chronicle Rising è il prequel a metà tra action-rpg e platformer dell'attesissimo Eiyuden Chronicle Hundred Heroes.
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a cura di Giacomo Todeschini
Editor
-
Pro
- Il gameplay ha qualche buon spunto
- Artisticamente non è male
-
Contro
- Diluito all'inverosimile
- Quest spesso fini a sé stesse
Il verdetto di Tom's Hardware
Nel corso del 2023 arriverà finalmente sul mercato Eiyuden Chronicle Hundred Heroes, titolo reduce da una trionfale campagna kickstarter dietro il quale si cela nientepopodimeno che la mano di Yoshitaka Murayama, autore dei primi, indimenticabili capitoli della bellissima saga di Suikoden. Un appuntamento, insomma, a cui è a dir poco impossibile rimanere indifferenti se si è degli amanti dei jRPG vecchia scuola. Nonostante manchi circa ancora un anno al lancio di Hundred Heroes è però possibile ingannare l’attesa che ancora ci separa dall’attesa opera di Yoshitaka Murayama e Rabbit & Bear Studios con Eiyuden Chronicle Rising, che sbarca invece oggi su PC e console. Un titolo, a metà tra platformer e action-RPG, nato come companion di Hundred Heroes e bonus della campagna Kickstarter del gioco. Per intenderci, la stessa operazione fatta per Bloodstained Ritual of the Night con l’ottimo Bloodstained Curse of the Moon.
Abbiamo recensito il gioco con il seguente PC:
- GPU: Zotac RTX 3070 Twin Edge OC
- MOBO: Asus ROG STRIX Z370-F
- RAM: G.Skill Trident Z RGB 16GB DDR4 3200MHz
- CPU: Intel i5 8600k 3.6 GHZ
- SSD: Sabrent SSD 2TB Rocket NVMe PCIe M.2 2280
- Tastiera: ASUS ROG STRIX Scope TKL Deluxe Cherry MX Red
- Mouse: Razer DeathAdder V2 Mini
- Cuffie: Logitech G930
- Monitor: Samsung C27HG 70 Quad HD 144Hz HDR
Eiyuden Chronicle Rising: tra avventurieri e facchini
Eiyuden Chronicle Rising si pone come prequel narrativo di Hundred Heroes, andando a raccontare delle vicende poste cronologicamente prima quelle che verranno narrate nell’atteso jrpg. Un qualcosa di molto probabilmente non essenziale per comprendere quelle che succederà nella futura opera di Yoshitaka Murayama, ma che riesce a mettere delle basi al suo mondo di gioco, ai suoi attori, ai suoi equilibri e alle sue dinamiche.
In Rising ci metteremo nei panni di una piccola combriccola di eroi composta da CJ, una giovane razziatrice, il possente mercenario Garoo e, infine, Aisha, la novella sindaca di Nuova Nevaeh. Proprio in tale cittadina e nelle misteriose rovine che si ergono in sua prossimità si sviluppano le intere vicende di gioco, che ci porteranno alla ricerca di tesori nascosti e allo svelare un oscuro mistero che aleggia sopra l’ora fiorente villaggio di Nuova Nevaeh.
In sede di anteprima ci eravamo soffermati soprattutto sulla trama dell’opera, denunciando una quantità eccessiva di dialoghi fini a sé stessi. Delle impressioni preliminari, dettate dalla prova solo delle prime missioni di gioco, ma che hanno trovato ampio riscontro nella versione completa di Eiyuden Chronicle Hundred Heroes. Nella decina circa di ore che abbiamo impiegato per vedere i titoli di coda dell’opera i contenuti narrativi validi e in grado di mettere i piedistalli per quello che sarà l’attesissimo Hundred Heroes si riducono a circa un terzo di quanto visto e raccontato.
Una problematica acuita ancor di più dalle secondarie, che non aggiungono mai nulla di veramente interessante sul piano narrativo e ci costringono anzi a fare avanti e indietro tra i vari quartieri di Nuova Nevaeh per compiere missioni dalla portata del ritrovamento di un gatto o che avrebbe potuto compiere qualsiasi fattorino. Un modus operandi portato all’esasperazione, con decine e decine di quest di tale calibro, che trova radici anche nelle missioni principali, dato che tra un punto di svolta della trama e l’altro sono spesso e volentieri presenti inutili riempitivi dello stesso tenore dei task sopra elencati.
Il tutto mascherato sotto forma di obiettivi per completare delle tessere dell’avventuriero e ottenere le relative ricompense e riportare a nuova vita Nuova Nevaeh. Una manciata delle quest assegnateci dai vari abitanti dell’insediamento portano infatti a creare nuovi edifici, come la locanda, la fucina e cosi via, e potenziarli sempre più sbloccando nuova merce. Delle velleità da city builder tutto sommato carine, che invogliano a portare a compimento determinate missioni, ma che anche in tal caso vengono annacquate dalla presenza di troppi edifici tra di loro eccessivamente simili.
Tre eroi all'avventura
Per quanto riguarda il gameplay, Eiyuden Chronicle Rising è un action-rpg bidimensionale con qualche tocco da platformer. A destare particolare attenzione, e a ritagliarsi il posto di feature più interessante all’interno dell’intero impianto di gioco, è soprattutto la possibilità di alternare istantaneamente i tre personaggi in combattimento, dando così via a particolari combo. Ad ognuno di essi è infatti assegnato un determinato tasto, che se premuto ne triggera l’attacco e la comparsa in scena.
Ognuno dei tre protagonisti possiede inoltre un attacco o abilità speciale, con ad esempio Garoo che può bloccare gli attacchi avversari, oltre a determinate altre caratteristiche uniche. CJ è infatti il membro del team più veloce e versatile, grazie anche al doppio salto, e capiterà infatti spesso e volentieri di esplorare i vari dungeon in sua compagnia, salvo switchare all’occorrenza su Aisha e Garoo nei vari scontri.
Tale sistema alla fine dei conti non strabilia particolarmente, ma riesce a regalare comunque qualche spunto più che discreto. L’alternanza dei vari personaggi, tutti tra loro profondamente differenti in quanto a filosofia, è infatti ben congeniata e riesce a dare il via a combo e sinergie tutto sommato riuscite. Da segnalare, per quanto riguarda l’esplorazione, anche qualche piccolo elemento da metroidvania, che rende lo sbloccare di nuove abilità e oggetti più interessante.
Di un livello assolutamente superiore è invece la direzione artistica, con i fondali che si rivelano spesso e volentieri davvero belli da vedere e curati nel minimo dettaglio. Molto particolare è poi il contrasto che si viene a creare tra tali paesaggi particolarmente realistici e i personaggi che seguono invece una filosofia più pixel-art. Un qualcosa alla fine dei conti piacevole, ma che capiamo possa non piacere a tutti.
Una doverosa chiosa finale deve infine essere dedicata a tutti coloro che aspettano con grande trepidazione Hundred Heroes: giocare a Eiyden Chronicles Rising vi consentirà infatti non solo di fare la conoscenza con alcuni aspetti narrativi della futura opera, ma anche di ricevere in essa quattro oggetti esclusivi.
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