Elden Ring Nightreign: in arrivo la co-op per due giocatori

Il director di Elden Ring Nightreign si scusa per l'assenza della modalità a due giocatori, ma ne anticipa l'arrivo post-lancio.

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a cura di Andrea Maiellano

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I fan di FromSoftrware hanno accolto tiepidamente l'assenza di una modalità per due giocatori in Elden Ring: Nightreign, lo spin-off cooperativo del celebre Sousl-Like che potete prenotare su Amazon. Una mancanza che ha sollevato non poche perplessità, considerando che il gioco permette sia l'esperienza in solitaria che quella in gruppi da tre. Il direttore del progetto, Junya Ishizaki, ha recentemente rotto il silenzio sulla questione, ammettendo candidamente che si è trattato di una svista durante lo sviluppo e aprendo alla possibilità di un'integrazione futura.

Durante un'intervista rilasciata a IGN, Ishizaki ha spiegato che il team si è concentrato quasi esclusivamente sul bilanciamento dell'esperienza per tre giocatori, essendo questa la visione centrale del progetto. "La risposta semplice è che questa è semplicemente una cosa che è stata trascurata durante lo sviluppo come semplice opzione per due giocatori, quindi ci scusiamo molto per questo", ha dichiarato il direttore. "Come abbiamo detto prima, ci siamo prefissati di realizzare un gioco cooperativo multiplayer per tre giocatori, bilanciato per tre giocatori, quindi questo era l'obiettivo principale ed è al centro di Nightreign."

Parallelamente alla modalità a tre, gli sviluppatori hanno dedicato notevoli risorse anche all'implementazione di un'esperienza soddisfacente per i giocatori solitari. Questo duplice focus ha portato, forse inevitabilmente, a trascurare la possibilità di un'opzione intermedia per coppie di giocatori. Una dimenticanza che, stando alle parole di Ishizaki, potrebbe essere colmata in futuro attraverso aggiornamenti post-lancio.

Ciò che emerge dalle spiegazioni del direttore è una visione di gioco in cui, anche nella modalità cooperativa, l'esperienza individuale mantiene un ruolo centrale. "Anche in un gruppo di tre, vi ritroverete a esplorare diverse aree della mappa e a raccogliere oggetti differenti prima di riunirvi per affrontare il boss", ha precisato Ishizaki, sottolineando come l'esplorazione solitaria sia "incoraggiata e rappresenta una parte naturale del ciclo di gioco".

Per bilanciare l'esperienza in solitaria, il team ha implementato un sistema dinamico che regola i parametri di gioco in base al numero di partecipanti. L'aggressività dei nemici verso un singolo giocatore è stata calibrata per evitare situazioni di svantaggio eccessivo quando si gioca da soli, riducendo la probabilità di trovarsi circondati da troppi avversari contemporaneamente.

Giocare da soli rappresenta comunque una sfida molto più impegnativa senza compagni che possano rianimarvi.

Nonostante questi accorgimenti, l'assenza di compagni che possano rianimare il giocatore in caso di sconfitta rende l'esperienza in solitaria decisamente più ardua. Tuttavia, Ishizaki ha lasciato intendere l'esistenza di una meccanica di auto-rianimazione nascosta nella mappa, che i giocatori potranno scoprire durante l'esplorazione, offrendo così un aiuto prezioso a chi preferisce affrontare le sfide senza alleati.

Le prime impressioni raccolte durante il test di rete dello scorso febbraio hanno evidenziato alcune criticità nel bilanciamento, in particolare nella sfida rappresentata dal primo Nightlord, Gladius. Un ostacolo che molti partecipanti hanno trovato eccessivamente difficile da superare. In risposta a questo feedback, Ishizaki ha confermato che il team ha "ricevuto molti suggerimenti utili riguardo alla difficoltà" e che Gladius "riceverà alcuni aggiornamenti" per rendere l'esperienza più equilibrata nella versione finale di Elden Ring: Nightreign.

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