Online con più carisma

EA Sports estrapola dal cilindro il miglior titoli calcistico degli ultimi anni. Nessuno lo avrebbe mai immaginato, ma proprio per questo la sorpresa è ancora più piacevole.

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a cura di Tom's Hardware

Online con più carisma

Dalle qualità - positive e non - riscontrabili in single player, si passa inevitabilmente alla moda del momento, l'online. Electronic Arts è una veterana nel settore e le innumerevoli opzioni di FIFA 09 ne sono una prova lampante. Le novità di quest'anno non sono molte, ma vanno ad affiancarsi a quelle dell'edizione precedente. Tre sono le voci che spiccano nel calderone: Adidas Live Season, Pro e Club FIFA 09. La prima non è altro che un database online che aggiorna settimanalmente le condizioni de giocatori tenendo conto della realtà. Ronaldinho che segna in un derby, ad esempio, può ricevere un incremento in alcune statistiche. Attualmente, EA offre questo servizio in formula gratuita per un solo campionato a propria scelta. Eventuali update di leghe straniere sono sempre accessibili, ma a patto di utilizzare la carta di credito.

La modalità Pro, invece, è un incentivo non indifferente all'acquisto del gioco. Questo mode permette infatti a ben 20 giocatori di sfidarsi in una singola partita, ognuno nei panni di un singolo giocatore (portieri a parte). Trovare una partita è veramente semplice, visto che i server EA sono stati letteralmente presi d'assalto. Per evitare che tutti scelgano i giocatori più forti, i nomi sono stati oscurati, ma sono ugualmente visibili le posizioni in campo. Inevitabile, tutti puntano ai ruoli in attacco. Per il resto, lascio a voi il piacere di scoprire questo vero delirio, un must per tutti gli attuali e futuri acquirenti di FIFA 09. La terza ed ultima novità è il Club, che permette a chiunque di creare il proprio dream team invitando i propri amici o qualsiasi altro giocatore connesso. In questa modalità, tutte le formazioni hanno gli stessi attributi, quindi la differenza la fanno soltanto le abilità dei singoli componenti.

Realtà? Sì, grazie!

Se c'è un aspetto di FIFA che non è mai stato trascurato è quello tecnico. Anche quando la serie annaspava in una giocabilità ridicola, il dettaglio grafico e il comparto sonoro hanno sempre retto il confronto con PES, distaccandolo in più occasioni. FIFA 09 non è da meno, ma non riesce ancora a raggiungere quella maturità che era lecita aspettarsi dopo oltre due anni di nuova generazione. Rispetto a FIFA 08, il salto in avanti non è così marcato, a parte alcuni stadi veramente ricchi di dettagli. Il problema principale del motore grafico, quasi una costante da dieci anni a questa parte, è il viso di alcuni giocatori. Molti di essi, infatti, assomigliano vagamente alle loro controparti reali, soprattutto nelle espressioni facciali, sempre così ?scimmiesche? in occasione dei primi piani. Altri, al contrario, sono perfetti, ma la scelta cade inevitabilmente sugli atleti più famosi. Già citate, le animazioni sono il punto forte della produzione. Dai semplici stacchi di testa ai festeggiamenti dopo un gol, FIFA 09 mette in mostra i muscoli, lasciando la concorrenza a un buon mezzo giro di distacco.

L'audio, da par suo, è devastante. I cori di incitamento dei tifosi sono bellissimi e la sensazione di trovarsi all'interno di uno stadio è assicurata. Rispetto a Pro Evolution Soccer 2009, in dirittura d'arrivo entro fine ottobre, l'audio di ogni singolo tocco del pallone è piuttosto basso, ma per rimediare basta giocherellare con le impostazioni dei volumi. Il commento, affidato nuovamente al duo Sky Fabio Caressa / Beppe Bergomi è discreto, ma in diverse occasioni lascia il tempo che trova. In particolare, ogni tanto saltano fuori con frasi sensate ma poco coerenti (tipo aneddoti sui Mondiali di calcio del 2006), mentre in varie occasioni si può udire la voce di Caressa in tonalità multiple. Per capirci, alcune registrazioni dei nomi sono state copiate dai precedenti FIFA, mentre altre sono state registrate ex novo. Risultato: diversi nomi sono scanditi con una tonalità alta, mentre altri con una tonalità bassa, e non c'entra nulla l'enfasi che ci mette il telecronista.