La decisione di Square Enix di espandere la trilogia di Final Fantasy VII Remake (qui potete acquistare il secondo capitolo) su più piattaforme sta rivoluzionando l'approccio tecnico e strategico dell'azienda giapponese. Con l'imminente arrivo di Remake Intergrade su Nintendo Switch 2 e console Xbox il prossimo gennaio, il regista Naoki Hamaguchi si trova a gestire una sfida tecnica complessa che coinvolge hardware dalle caratteristiche profondamente diverse. Nonostante le difficoltà intrinseche di questa operazione, il director si dichiara ottimista sulla capacità del team di mantenere intatta la qualità visiva che ha reso celebre la serie.
Le sfide tecniche del multipiattaforma
Durante le recenti interviste al Tokyo Game Show, Hamaguchi ha rivelato come il team abbia dovuto affrontare ostacoli tecnici specifici per ciascuna piattaforma. Le console Xbox, in particolare, hanno presentato delle complicazioni legate alla gestione della memoria, un problema che ha afflitto anche altri sviluppatori come Larian Studios durante lo sviluppo di Baldur's Gate 3. La causa principale sembra essere Xbox Series S, la versione meno potente della famiglia Microsoft, che continua a rappresentare un collo di bottiglia per molti progetti ambiziosi.
Al contrario, l'adattamento per Nintendo Switch 2 procede in modo più fluido. Hamaguchi ha elogiato le specifiche hardware della nuova console Nintendo, definendole "eccellenti", anche se ha sottolineato come la modalità portatile richieda particolare attenzione per mantenere prestazioni stabili.
L'illuminazione come elemento chiave
La filosofia tecnica adottata dal team di sviluppo si concentra su un principio fondamentale: preservare la qualità dell'illuminazione a tutti i costi. Hamaguchi considera questo aspetto cruciale per mantenere l'impatto visivo del gioco, affermando che compromettere il sistema di luci renderebbe l'esperienza "economica" agli occhi dei giocatori. Per raggiungere questo obiettivo, gli sviluppatori hanno scelto di ridurre il carico computazionale in altre aree, come gli effetti post-elaborazione e la nebbia.
Questa strategia rappresenta un approccio innovativo nell'ottimizzazione multipiattaforma, dove tradizionalmente si tende a ridurre uniformemente tutti gli elementi grafici. Il team ha invece identificato la qualità dell'illuminazione come il fattore distintivo che separa un'esperienza premium da una mediocre.
Organizzazione del lavoro e tempistiche
L'architettura organizzativa scelta da Square Enix prevede team dedicati per ciascuna piattaforma, una soluzione che secondo Hamaguchi non influenzerà negativamente lo sviluppo della terza parte della trilogia. Mentre Remake Intergrade arriverà simultaneamente su Switch 2 e Xbox il 22 gennaio, rimane ancora incerta la strategia per i capitoli successivi: non è chiaro se Rebirth e la terza parte seguiranno un approccio di lancio simultaneo o manterranno la tradizionale esclusiva temporale PlayStation.
Il successo dell'adattamento di Remake Intergrade rappresenta un banco di prova importante per la strategia multipiattaforma di Square Enix. L'aggiunta di opzioni di accelerazione per aiutare i giocatori a progredire più rapidamente, che sarà implementata retroattivamente anche sulle versioni PS5 e PC, dimostra come l'azienda stia ripensando l'accessibilità dei propri titoli.
Il futuro della serie
Per quanto riguarda la terza parte della trilogia, Hamaguchi ha anticipato un'evoluzione significativa del gameplay, promettendo di non ripetere semplicemente la formula di Rebirth. L'obiettivo è offrire un "approccio fresco" al sistema di gioco di Final Fantasy VII, suggerendo cambiamenti sostanziali che potrebbero ridefinire l'esperienza ludica della serie. Questa evoluzione, combinata con l'espansione multipiattaforma, potrebbe segnare una nuova era per uno dei franchise più amati di Square Enix.