Forza Motorsport | Provato - Il racing di Turn10 promette faville

Abbiamo provato in anteprima il nuovo Forza Motorsport, il racing sim-arcade di Xbox in arrivo il 10 ottobre.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

C'è voluto un bel po' di tempo, ma alla fine il nuovo Forza Motorsport sta finalmente per tagliare il traguardo. A distanza di ben 6 anni dal suo predecessore, Turn10 si prepara a lanciare il reboot del suo franchise sim-arcade, completamente ricostruito per sfruttare al massimo le potenzialità di Xbox Series X|S e dei PC moderni.

Nel corso dell'ultima settimana abbiamo avuto la possibilità di provare i primi 90 minuti del gioco, testando le meccaniche iniziali e dando uno sguardo all'introduzione della carriera. Al netto di molte caratteristiche che ancora non abbiamo avuto modo di vedere, il titolo della software house americana sembra solido e convincente, nonché il videogioco di corse tecnicamente più impressionante che ci sia capitato di giocare nel corso degli ultimi anni.

La nuova vecchia carriera

Il gioco ci pone subito nella scelta di un enorme quantità di opzioni legate all'accessibilità, consentendo di videogiocare al titolo quasi senza restrizioni, persino per chi è non vedente. Dopo aver gestito queste ultime opzioni e scelta la modalità grafica veniamo buttati in un'introduzione molto simile a quanto visto in Forza Horizon, alla guida di alcune vetture di diversa tipologia per sperimentare sin da subito il modello di gioco. L'idea è ottima perché ci pone in una specie di showcase del titolo, così da farci assaporare la sensazione delle prime curve.

Dopo questa prima parentesi il gioco si apre con una breve personalizzazione del nostro pilota, dove possiamo scegliere la tuta, casco e la nostra prima vettura, selezionabile tra una Ford Mustang GT del 2018, una Honda Civic Type R del 2018 e una Subaru STI S209 del 2019.

Nel nostro caso abbiamo visto solo le prime gare del gioco, ma sembra già abbastanza palese che la modalità carriera si concentrerà su eventi dedicati ai singoli brand o categorie, esattamente come Forza Motorsport 7. Non possiamo ancora confermarlo, ma anche a giudicare dalle parole degli sviluppatori dello scorso E3 sembra proprio che sarà così.

Esattamente come Gran Turismo 7, quindi, la carriera sembra quasi essere un'enorme introduzione a quella che è la componente principale, il multiplayer. Tuttavia, la nostra prova si è concentrata maggiormente sull'analisi delle nuove caratteristiche introdotte in questo nuovo capitolo.

Tante novità

È evidente che tutti questi anni di silenzio siano serviti a Turn10 per ribaltare completamente le fondamenta del gioco. Già nel 2017, con il settimo capitolo, cominciavano a intravedersi numerosi scricchiolii nella struttura di gioco, dovuti senza dubbio al poco rinnovamento della serie, destinata a trainare le esclusive Xbox in un periodo povero e problematico.

I tempi, però, sono cambiati e Microsoft ha voluto lasciare ai ragazzi americani il giusto tempo per rifare da zero l'intera esperienza e possiamo confermarvelo, è servito alla grande. Nonostante la prova da noi svolta fosse limitata ai primi 90 minuti della carriera, abbiamo già avuto modo di constatare numerose particolarità dapprima assenti e ora introdotte seguendo il feedback dell'utenza.

Una di queste sono sicuramente le prove libere, feature richiesta da anni dagli appassionati e che finalmente vede la sua presenza in questo nuovo capitolo. Tuttavia, queste non fungono da sistema per stabilire il posizionamento in griglia, quanto più per migliorare le proprie abilità nei singoli tracciati.

Forza Motorsport, infatti, si concentra molto sul rapporto auto-giocatore, creando un sistema che imposta tempistiche sulle curve con ogni singola auto, creandoci così un riferimento per migliorare le nostre abilità. Oltre a questo, eventuali giri ben fatti senza penalità o curve ben prese garantiscono punti esperienza per la nostra vettura che cresce di livello sbloccando potenziamenti dedicati poi applicabili manualmente o automaticamente tramite il classico negozio. In breve, una specie di componente RPG che onestamente non ci dispiace e potrebbe anche garantire delle belle soddisfazioni, spingendo anche a utilizzare più vetture per farle crescere.

Se le prove non servono comunque per posizionarci in griglia, ciò significa che è come nel precedente capitolo dove tutto è casuale? La risposta è negativa. Il gioco offre, infatti, una meccanica chiamata "Sfida la Griglia" che permette di posizionarci a piacimento tra le 24 auto in gara. Ciò significa che, volendo, è possibile selezionare il numero di griglia coerente con il nostro tempo, oppure selezionarne un altro a nostra scelta. Più partiamo lontano, più il bonus crediti sarà maggiore al termine della gara e viceversa. Non a tutti piacerà questa scelta, ma è senza dubbio un buon compromesso per legare i giocatori hardcore con quelli alle prime armi. Sicuramente per la modalità online avremo delle prove interamente incentrate sui tempi, ma questo lo vedremo con il lancio ufficiale.

Ovviamente, la presenza delle prove comprende anche un nuovo sistema di penalità finalmente pensato per punire i giocatori non rispettosi delle regole e la presenza dei box auto con tanto di team dedicato. Sì, per la prima volta nella serie niente box fantasmi e ciò implica, finalmente, animazioni e garage popolati.

Un piacere da giocare

Dal punto di vista del gameplay vero e proprio abbiamo numerosi cambiamenti, dettati per lo più da un comparto fisico completamente rinnovato e senza dubbio tra i più evoluti per quanto concerne i racing game sim-arcade sul mercato attuale. Turn10 ha, infatti, dichiarato che il motore fisico corrisponde a quello di Forza Motorsport 5, 6 e 7 combinati insieme, un mix che dovrebbe garantire gare realistiche e una manovrabilità di gioco eccelsa sulla carta e che trova conferma in pista.

Nonostante non abbiamo ancora avuto modo di testarlo con il volante, ma solo con il controller, il nuovo sistema legato agli pneumatici e a come reagiscono sui cordoli o sull'asfalto è ben percettibile. Di tutt'altra caratura rispetto a Forza Motorsport 7, che era già comunque di buon livello.

Anche se all'inizio l'auto tende a essere un po' rigida, con i giusti assetti la guidabilità cambia totalmente, segno di quanto la software house si sia concentrata per rendere il tutto il più equilibrato possibile per nuovi e vecchi giocatori.

Non per altro le impostazioni di gioco permettono di personalizzare l'esperienza in mille modi, dalla rimozione del rewind fino alla totalità manualità delle marce o la disattivazione dell'ABS. Insomma, a prescindere di quale giocatore voi siate, c'è modo di godere delle gare di questo nuovo Forza Motorsport senza troppa frustrazione, scegliendo se giocare in maniera completamente simulativa o più arcade (ma sempre con gli opportuni limiti).

Al di là del comparto tecnico che esploreremo più tardi, ciò che rende le gare davvero molto divertenti è il modo in cui l'intelligenza artificiale reagisce. Niente trenini infiniti, ma un vero e proprio duello continuo sulla pista. Nonostante i drivatar siano limitati per mancanza di giocatori online, ci sono sembrati già estremamente preparati, aggressivi e talvolta anche imprevedibili.

Le auto cercano di superare in curva, alcuni sbagliano e vanno fuori strada, altri fanno incidenti sul tracciato: sembra di essere davvero in una gara automobilistica. Per farvi un esempio, ci è capitato in una gara di partire abbastanza male, subendo un incidente poco grave ma che ci ha costretto a rimontare dalle ultime posizioni. Dopo alcuni sorpassi ben riusciti, i due poco davanti nel cercare di superarsi si sono scontrati in curva, con tanto di ribaltamento dell'auto di uno di loro, permettendoci così di superarli senza troppi problemi. Seppur sembri una situazione semplicistica, in realtà è davvero fantastico vedere finalmente delle situazioni di questo tipo in un racing game. Già l'I.A. di Forza era tra le migliori sul mercato, ma questa volta sembra essersi ulteriormente evoluta.

Un prodigio tecnico

L'I.A. è solo una piccola parte del prodigioso comparto tecnico del gioco che vanta, oltre che di una fisica straordinaria, anche di una componente visiva semplicemente maestosa, anche se con qualche neo.

Come vi avevamo accennato prima, Turn10 ha ulteriormente evoluto il suo Forza Tech per realizzare quello che è, senza dubbio alcuno, il racing game tecnicamente più incredibile sul mercato.

Una volta avviato il gioco c'è, infatti, la possibilità di selezionare ben tre modalità grafiche, 4K a 30 fps (chiaramente sconsigliata), 4K e 60 fps e 4K dinamici a 60 fps con riflessi ray tracing. Esclusa la prima, le altre due sono solidissime e graficamente davvero notevoli.

Noi ci siamo concentrati su quella con ray tracing e in effetti in gara rende tutto decisamente meglio della sola modalità 4K e 60. Mai un'incertezza, l'ottimizzazione (almeno su console) risulta curata e senza problematiche. A galvanizzare il tutto ci pensa l'enorme lavoro svolto sull'environment dei circuiti. Nella nostra prova abbiamo avuto modo di provare soltanto il Mugello, Kyalami e Grand Oak, oltre a qualche scampolo di Maple Valley, ma è già possibile constatare un livello visivo estremamente soddisfacente, con global illumination, alberi, pubblico ed erba in 3D (finalmente), meteo dinamico e ciclo giorno e notte, questi ultimi su tutti i circuiti senza nessuna restrizione. A questo bisogna aggiungerci specchietti e riflessi a 60 fps, sporcizia sul tracciato e danni ben visibili sulle vetture.

Se questo non dovesse bastare, Turn10 ha anche pensato di ripensare l'audio, ricampionando nuovamente tutta l'effettistica sia dei motori sia di urti, cordoli, frenate e fuori tracciato.

Insomma, a leggere così sembra davvero un prodigio tecnico e in effetti lo è, ma non nascondiamo di aver avuto dei dubbi su un paio di questioni. La prima riguarda i modelli delle auto, dove alcuni dei quali ci sono sembrati abbastanza vecchi e chiaramente presi dai precedenti Forza. Questo stona un po' in alcune gare quando magari gareggiamo con delle auto arretrate a livello poligonali con altre vetture completamente nuove e pensate solo per questo Forza. Non sappiamo chiaramente quanto siano quelle non ricostruite da zero, ma considerando che saranno più di 400 macchine non escludiamo che molte di loro possano essere ancorate al passato.

L'altra problematica è la guidabilità interna, ancora poco coinvolgente e ben al di sotto del suo competitor principale. Le animazioni e le vibrazioni visibili dal cockpit sono certamente migliorate, ma ancora non raggiungono il livello di immedesimazione visto in Gran Turismo con il volante che tende a rimanere troppo rigido e non tendente a girare completamente.

Tirando le somme

Forza Motorsport promette davvero faville sotto quasi tutti i punti di vista. Certo, c'è certamente un po' di amaro in bocca per alcuni modelli delle auto e una visuale interna lontana dai canoni del competitor, ma per il resto siamo dinanzi al racing sim-arcade tecnicamente più all'avanguardia sul mercato, non solo dal punto di vista grafico ma anche e soprattutto per quello legato alla fisica. Ci  sono ancora tantissimi aspetti da analizzare, a partire dalla carriera fino al comparto multiplayer, ma questa prima prova ci ha dato serenità dopo alcuni hands-off poco chiari che ci avevano insospettito su molte meccaniche e creato scetticismo verso la componente visiva. Al di là delle criticità riscontrate, il racing di Turn10 e Xbox potrebbe davvero divenire un nuovo importante punto di riferimento del genere che già da questa prima ora e mezza si è dimostrato diverse spanne sopra il suo ottimo predecessore.