Gear.Club Unlimited 2 Ultimate Edition, col freno a mano tirato | Recensione

Quando si dice racing game il pensiero corre spesso e volentieri veloce verso Forza Motorsport e Gran Turismo, con le due saghe che fanno da diversi anni a questa parte le fortune di rispettivamente Xbox e PlayStation. In questa sorta di duopolio, in cui di tanto in tanto sbucano altri validissimi titoli come ad esempio Project Cars o Assetto Corsa, è possibile trovare anche Gear.Club Unlimited 2 Ultimate Edition, opera uscita originariamente a fine 2018 su Nintendo Switch e arrivata poche settimane fa anche su PC e console casalinghe.

Una piacevole modalità carriera

L’aspetto maggiormente riuscito di Gear.Club Unlimited 2 Ultimate Edition è sicuramente la modalità carriera, che si snida in un numero assolutamente notevole di sfide e include qualche piacevole divagazione. La nostra avventura nel gioco, che come da tradizione ci vedrà scalare nel corso del tempo di cilindrata e competizione, è infatti contraddistinta anche da una gradevole vena narrativa, che non sconvolge particolarmente ma riesce comunque ad accompagnare più che degnamente le varie gare che ci troveremo ad affrontare.

Presente poi, oltre ovviamente agli immancabili concessionari da cui acquistare vetture sempre più costose e differenti, anche tutto un hub centrale in cui potremo andare a posizionare le varie officine con cui rendere sempre più competitivi i nostri mezzi. Ecco, quindi, che in esso sarà possibile inserire i macchinari per upgradare la carrozzeria della macchina, quelli per sostituirne i motori, quelli per sbizzarrirsi con decalcomanie varie e così via. Officine a loro volta upgradabili e posizionabili a completo piacimento all’interno di questa enorme zona. Insomma, anche in questo caso qualcosa di magari non trascendentale ma di comunque piacevole.

Gear.Club Unlimited 2 Ultimate Edition: sistema di guida

Se quanto di contorno all’esperienza core è quindi tutto sommato gradevole, dove Gear.Club Unlimited 2 Ultimate Edition non convince è soprattutto durante le gare. Pad alla mano il tutto è infatti appena sufficiente, con la resa della macchina su pista che non entusiasma mai troppo, complice un sistema di guida parecchio approssimativo.

Manco il sonoro è di gran aiuto, con la totale mancanza di danni estetici dopo le varie collisioni che rende il tutto ancor più artificioso. La sensazione è appunto quella di trovarsi dinnanzi un gioco senza mordente, incapace di convincere e differenziarsi, di dare quel quid in più. Se su Switch il tutto poteva risultare anche discreto, vista la mancanza di un gran numero di concorrenti diretti, su PC, PlayStation e Xbox lo scenario è completamente differente e sono molti i titoli simili che riescono a restituire un’esperienza migliore in quanto a racing game adatti a tutti.

Tecnicamente non ci siamo

Purtroppo, è sul lato tecnico che Gear.Club Unlimited 2 Ultimate Edition delude particolarmente, rivelandosi pieno di problemi e scadente sotto diversi aspetti. Tolte le auto, che sono realizzate tutto sommato bene e riescono a regalare un buon impatto tanto in gara quanto durante le fasi in officina, il resto non convince per nulla su PS5. I fondali sono infatti spogli, caratterizzati da texture a bassissima risoluzione e brutture varie, vedi ad esempio l’acqua del mare in determinate mappe. Il tutto condito con un framerate ballerino, lungi dall’essere solido nonostante un aspetto grafico non certo dirompente. Un impianto tecnico che avrebbe sfigurato su home console anche una decina di anni fa e che può solo in parte essere giustificato dalla natura originaria del titolo su Nintendo Switch.

Concludono tale scenario varie altre problematiche tecniche, come una telecamera imperfetta soprattutto nelle salite più ripide e le auto che diventano degli ammassi neri con tanto di un enorme parallelepipedo di luce rossa nelle gare in notturna. Basti solo guardare l’immagine qui sopra per comprendere la bruttezza del tutto. I caricamenti, almeno quelli, sono però decisamente veloci.