Giochi PC Ubisoft e DRM: addio alla connessione obbligatoria

Ubisoft assicura che i videogiochi per PC non integreranno più il DRM che richiede la connessione anche per giocare in single player. Dopo anni di battaglia l'azienda francese fa un passo indietro.

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a cura di Manolo De Agostini

I giochi PC di Ubisoft dicono definitivamente addio al DRM (Digital Rights Management) che impone il collegamento costante ai server dell'azienda per giocare. L'editore francese ha deciso di fare una clamorosa retromarcia, dopo che negli ultimi anni aveva introdotto questa misura anti-pirateria creando un vespaio tra gli appassionati di tutto il mondo.

"Abbiamo ascoltato il feedback e dal giugno dell'anno scorso la nostra politica per tutti i giochi PC è che richiediamo l'attivazione online una volta sola, quando installate il titolo per la prima volta, e poi siete liberi di giocare offline", ha dichiarato il direttore dei giochi online di Ubisoft Stephanie Perlotti al sito RockPaperShotgun.

Tutti i futuri videogiochi Ubisoft per PC saranno liberi dal DRM "always-on", incluso Assassin's Creed 3, anche se ovviamente vi servirà la connessione per poter giocare online. "Ogniqualvolta volete raggiungere qualsiasi servizio online o multiplayer, dovrete connettervi e ovviamente per i giochi online avrete bisogno di essere online per giocare. Se però volete giocare Assassin's Creed III in single player, sarete in grado di farlo senza essere connessi. Inoltre potrete attivare il gioco su quanti sistemi volete".

Finalmente una scelta di buonsenso, anche se il tema della pirateria dei giochi PC è di quelli che continuano a far discutere in casa Ubisoft e in generale. Una piaga che si deve combattere, e questo è fuor di dubbio, ma il problema rimane il "come". Obbligare alla connessione costante con i giochi single player si è dimostrata una scelta sbagliata, che punisce maggiormente le persone che acquistano i titoli regolarmente, più che i pirati. Ad esempio quando Ubisoft ha spostato dei server, migliaia di appassionati non hanno potuto giocare.

L'azienda francese, dopo essersi vantata per anni della strada intrapresa, ha tuttavia cambiato registro. La notizia di oggi si aggiunge alla decisione di puntare sul genere free-to-play - una buona soluzione a nostro modo di vedere. Certo, sarebbe bello se provasse anche una politica di prezzi più flessibile, ma forse chiediamo troppo. Per ora meglio accontentarsi.