GoldenEye 007 e Quake entrano nella Hall of Fame dei videogiochi

La Hall of Fame dei Videogiochi ha ufficialmente aperto le sue porte a quattro nuovi titoli che hanno segnato generazioni di giocatori in tutto il mondo.

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a cura di Giulia Serena

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La Hall of Fame dei Videogiochi ha ufficialmente aperto le sue porte a quattro nuovi titoli che hanno segnato generazioni di giocatori in tutto il mondo. Lo Strong National Museum of Play ha rivelato i nomi dei quattro videogiochi che entreranno nel pantheon videoludico nel 2025, selezionandoli tra dodici candidati che hanno lasciato un'impronta indelebile nella cultura popolare. Questa nuova selezione spazia dagli sparatutto rivoluzionari ai fenomeni tascabili che hanno ridefinito il concetto stesso di interazione videoludica, rappresentando diverse ere dell'evoluzione dei videogiochi, dagli anni '80 fino alla fine degli anni '90.

Un mosaico di innovazione videoludica

La selezione del 2025 riflette l'eterogeneità dell'industria dei videogiochi, celebrando titoli che hanno rivoluzionato i rispettivi generi. GoldenEye 007, sviluppato da Rare e lanciato su Nintendo 64, ha riscritto le regole degli sparatutto in prima persona su console, combinando un'avvincente modalità storia basata sull'omonimo film di James Bond con un comparto multiplayer che ha fatto storia. Parallelamente, Quake di id Software ha portato gli sparatutto in prima persona in una nuova dimensione, introducendo ambienti tridimensionali completamente renderizzati e gettando le basi per il gaming competitivo online.

Guardando più indietro nella storia videoludica, Defender di Williams Electronics rappresenta l'era delle sale giochi, quando nel 1981 sfidava i giocatori con la sua azione frenetica e i controlli complessi che richiedevano coordinazione e riflessi fulminei. Completamente diverso nell'approccio, ma ugualmente rivoluzionario, è stato il Tamagotchi di Bandai, che ha portato nel 1996 il concetto di pet virtuale nelle tasche di milioni di persone, creando una vera e propria mania globale.

Secondo il comunicato del museo, questi quattro titoli "hanno influenzato significativamente la cultura popolare e l'industria videoludica", ciascuno rappresentando un momento cruciale nell'evoluzione dei videogiochi come forma d'arte e di intrattenimento. La selezione evidenzia anche come l'impatto dei videogiochi trascenda le piattaforme, dalle console agli arcade, fino ai dispositivi portatili che hanno anticipato l'era mobile.

I titoli che non sono riusciti a entrare nella Hall of Fame quest'anno includono franchise di enorme successo come Call of Duty: Modern Warfare 4 e NBA 2K, ma anche pietre miliari come Age of Empires, Angry Birds, Frogger, Golden Tee, Harvest Moon e Mattel Football. 

La selezione del 2025 segue la tradizione dello scorso anno, quando furono celebrati altri classici degli anni '90 come Myst, Resident Evil e SimCity. Questa continuità sottolinea come il decennio finale del XX secolo rappresenti un periodo particolarmente fertile e innovativo per lo sviluppo dei videogiochi, con titoli che ancora oggi influenzano designer e sviluppatori.

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