I paesaggi e gli eroi sono ben caratterizzati e si ha davvero l'impressione di essere protagonisti di un'avventura in un mondo "vivo" e particolarmente affollato. La speranza è che la community di appassionati continui a supportare il gioco anche dopo i primi mesi di hype, ma a giudicare dal successo del suo illustre predecessore (più di 7 milioni di copie vendute) ci sono ottime possibilità che Guild Wars 2 abbia una vita lunga, o almeno questa è la speranza degli sviluppatori.
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Gli effetti sonori sono convincenti e le musiche epiche al punto giusto, senza risultare invasive. Forse in alcuni casi sono perfino anonime, ma non abbiamo avuto l'occasione di ascoltare tutti i brani composti per il gioco, quindi evitiamo di esprimere giudizi affrettati.
Quello che ci ha colpito maggiormente è la facilità con la quale anche una persona non propria esperta di MMORPG riesce a capire cosa bisogna fare per proseguire nella propria avventura. Ovviamente chi non ha mai preso in mano un videogioco difficilmente riuscirà ad andare oltre alla creazione del personaggio, ma è chiaro che questo è un titolo destinato a un target ben definito di giocatori, con una discreta esperienza videoludica.
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L'interfaccia è ricca e a prima vista può sembrare perfino troppo complessa, ma gli sviluppatori hanno inserito una serie di suggerimenti che indicano le scorciatoie per imparare come destreggiarsi con le operazioni più basilari. È soltanto una questione di pochi minuti per apprendere la maggior parte dei comandi necessari per proseguire nell'avventura.
Chiaramente andando avanti nel gioco bisogna fare i conti con una complessità sempre più elevata, ma gli appassionati di MMORPG non chiedono altro. Inventari, crafting, professioni, level up sono parole che fanno parte del vocabolario comune di qualsiasi fan di questo genere di giochi, che sicuramente non si faranno intimorire per così poco.