In occasione dell’ultima Milan Games Week, abbiamo avuto l’occasione di incontrare nuovamente Hitoshi Sakimoto, tra i compositori giapponesi più influenti della nostra epoca e autore delle colonne sonore di titoli come Final Fantasy Tactics, Vagrant Story, Final Fantasy XII, Valkyria Chronicles e Dragon's Crown.
Com’è cambiato il suo lavoro da quando ha fondato Basiscape rispetto a quando era dipendente di software house come Square Enix? Può dirci il motivo che l’ha spinta a diventare indipendente e fondare la sua azienda?
Hitoshi Sakimoto
Ho iniziato la mia carriera lavorando come freelancer, ma in quel periodo sentivo che l’industria videoludica stava crescendo rapidamente, al punto che lavorare come indipendente diventava sempre più difficile da gestire. Volevo essere più vicino allo sviluppo dei videogiochi in un contesto strutturato, e per questo decisi di entrare in Square Enix. Sono stati due anni intensi: lavoravo dalla mattina alla sera. È stata un’esperienza preziosa, ma allo stesso tempo ho capito che desideravo costruire qualcosa di mio, concentrarmi più direttamente sulla creazione di musica ed effetti sonori. Da qui è nata l’idea di fondare la mia azienda. Sono particolarmente grato di quei due anni perché ho avuto l’occasione di seguire un progetto importante come Vagrant Story. È stato un lavoro impegnativo ma fondamentale, e da allora ho sempre desiderato tornare a lavorare su progetti di quella portata.
Marco Patrizi
Dall’ultima volta che ci siamo visti sono usciti diversi giochi a cui ha lavorato; purtroppo non ho giocato a tutti, ma ho molto apprezzato la musica di Sword of Convallaria. Immagino che ora sia impegnato a lavorare su Lost Hellden. Come si è approcciato a questo progetto? Avrà una colonna sonora simile a quella di Astria Ascending?
Hitoshi Sakimoto
Ti ringrazio davvero per l’apprezzamento verso Sword of Convallaria. Ti chiedo scusa, ma purtroppo al momento non posso parlare di Lost Hellden.
Sono molto felice che così tante persone apprezzino ancora oggi un gioco uscito così tanto tempo fa. Ricordo quanto fu difficile lavorarci all’epoca, ma sono davvero contento che ne abbiano realizzato un remake. E sì, se Matsuno-san mi proponesse un nuovo progetto, accetterei sicuramente.
Marco Patrizi
Facciamo finta che i ruoli si invertano, immaginiamo che non siano le case di produzione a contattarla per fare una colonna sonora, ma che sia lei a dire loro: voglio fare “questa” colonna sonora, voi fate il resto. Se insomma potesse decidere lei una, o più di una, colonna sonora per un gioco o un’opera in generale, cosa desidererebbe realizzare?
Hitoshi Sakimoto
Mi piacerebbe affrontare qualcosa di diverso rispetto a ciò che ho fatto finora. Ad esempio, mi piacerebbe comporre per una storia d’amore: credo sarebbe una sfida interessante, qualcosa di più delicato.
Al momento non mi viene in mente un’opera già esistente, ma ricordo che una volta Matsuno-san mi propose un progetto che avrebbe avuto anche l’amore come tema centrale. Avevo grandi aspettative, perché quando si tratta di un’opera di Matsuno-san so già che sarà qualcosa di particolare, fuori dal comune, e desideravo davvero lavorarci. Alla fine, però, il progetto non è andato in porto.
Marco Patrizi
Ok, allora se incontrerò ancora Matsuno-san proverò a chiedergli di cosa si trattava.
Hitoshi Sakimoto
Puoi provarci! *ride
Marco Patrizi
L’anno scorso il Napoli Comicon ha ospitato un concerto di sue composizioni, e il prossimo giugno si terrà un concerto a Londra. Ci sono possibilità di rivederla in Italia per un concerto più grande?
Hitoshi Sakimoto
Vorrei assolutamente farlo! In realtà il concerto che si terrà a Londra non è qualcosa che abbiamo organizzato noi direttamente. Ma se potessimo scegliere dove fare un nostro concerto l’Italia sarebbe sicuramente un posto dove verremmo.
Ringrazio ancora Sakimoto-san per il suo tempo e per la chiacchierata informale anche dopo l’intervista.