I giochi si prestano sempre di più e si comprano usati

La crisi c'è, e i dati dell'ultimo rapporto Newzoo sul mercato dei videogiochi lo confermano. Negli Stati Uniti solo il 44% dei possessori di console ammette di acquistare giochi. Gli altri si affidano all'usato, al prestito e probabilmente alla pirateria. E intanto in Italia i DLC iniziano a crescere.

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a cura di Dario D'Elia

Il mercato dei videogiochi sta cambiando: l'usato impazza, la distribuzione digitale è la nuova frontiera e sopratutto la crisi obbliga agli acquisti "comunitari". Newzoo ha appena pubblicato un rapporto sui mercati statunitense ed europeo che delinea uno scenario in evoluzione. Il primo dato è che degli 82 milioni di giocatori di console stelle e strisce solo il 44% ammette di acquistare giochi. E gli altri? Fondamentalmente se li fanno prestare da amici e familiari, ma c'è da credere che anche la pirateria dia una mano.

Il vero gamer

Il 23% degli appassionati che pagano per i giochi lo fanno per titoli usati. Prova ne sia che il 25% del totale dei giocatori (che spendono) ammette di indirizzare il 50% del proprio budget nell'usato. Insomma, gli editori non hanno proprio un piede nella fossa, ma di certo non sorridono.

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L'unica buona notizia è che quasi inspiegabilmente i cosiddetti DLC (contenuti scaricabili aggiuntivi) e i giochi per PC distribuiti digitalmente generano sempre più fatturato. Ad esempio negli Stati Uniti le vendite dei giochi in download hanno già superato quelle 2010 delle versioni in scatola. 

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Dando un'occhiata ai dati italiani si scopre che in ambito console il mercato usato vale il 21% mentre quello DLC ben il 15%. Per quanto riguarda invece l'ambito PC siamo un po' indietro nel rapporto giochi confezionati/versioni da scaricare: il download pesa per il 39%. Ma questo probabilmente è dovuto sopratutto alla mancanza di connessioni a banda larga adeguate.