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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

I tempi cambiano, la tecnologia si evolve e con lei si evolvono le necessità, i bisogni. Nel gaming, soprattutto quello PC, lo step evolutivo è stato impressionante e nonostante l'indimenticabile e mai banale frase "Ci gira Crysis?", siamo al cospetto di una generazione videoludica che si prepara a dare il meglio di se, con prodotti tecnicamente impressionanti; basti pensare a Forza Horizon 4, Battlefield V e il prossimo Metro Exodus, pronto a essere il Crysis di domani.

A scanso di equivoci, non parleremo di evoluzione hardware nella sua interezza, ma ci concentreremo sul modo di giocare, su come, il gaming PC viene considerato ora e di come potrebbe essere, invece, visto in futuro. Un pensiero generalista che non si concentra sui titoli in arrivo, ma sul modello di interazione con i videogiochi di oggi e di domani.

Un semplice mouse, una semplice tastiera

Il gaming su PC è partito da qui, tutto ciò che ci poteva servire era racchiuso in due periferiche mai passate di moda; sempre attuali che hanno si, subito importanti innovazioni - alcune ne vedremo dopo -, ma che sostanzialmente sono sempre rimaste identiche nel corso degli anni. Solo recentemente Logitech ha presentato il suo primo mouse verticale, un prodotto diverso, che in parte eccelle, ma che certamente non potrà mai sostituire il tradizionale mouse da ufficio e da gioco.

Grazie a loro abbiamo potuto apprezzare strategici, sparatutto, gestionali, giochi di ruolo fino ai relativamente recenti MOBA. La loro evoluzione è, in parte, unicamente legata al miglioramento dei materiali, dei tasti programmabili e di altre caratteristiche aggiuntive uniche, ma mai, in più di 50 anni -il brevetto del mouse risali al 1967- i giocatori o anche le semplici persone comune estranee al gaming hanno mai pensato di rinunciare a queste due periferiche.

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Tuttavia, mouse e tastiera difficilmente scompariranno mai, al contrario, però, il discorso sui monitor è più interessante, grazie proprio a ciò di cui parleremo adesso: la VR. Il futuro, infatti, lascia qualche spiraglio aperto, un nuovo modo di intendere il gaming, di viverlo a 360 gradi; tecnologie innovative che, in futuro, almeno per i giocatori, potrebbero cambiare il modo di vivere il videogioco.

Tra presente e futuro: la Virtual Reality

La Virtual Reality o più comunemente: VR, è ancora oggi una tecnologia considerata acerba sotto molti aspetti, ma il recente Oculus Connect 5 dimostra che le aziende credono ancora fortemente in questa tecnologia. Senza uscire troppo dal discorso gaming, è giusto citare brevemente il Playstation VR, una periferica entry level di altissima qualità che, se fosse disponibile anche su PC, potrebbe veramente dire la sua, grazie alla sue enorme accessibilità. Chiaro che, essendo un VR progettato per una console, non può garantire prestazioni di altissimo livello, questo perché le periferiche legate alla realtà virtuale richiedono un enorme utilizzo di potenza hardware, visto che i titoli devono girare ad un minimo di 60 FPS per non recare disturbi mentre si gioca.

ELITE DANGEROUS
Elite Dangerous in VR è incredibile

Per questo motivo, periferiche VR come Oculus o HTC Vive risultano ben superiori al Playstation VR di Sony, poiché non avendo limiti hardware, possono spingere sulla qualità e sulla fluidità. Da questo punto di vista l'azienda americana Intel è una di quelle che supporta maggiormente il diffondersi di questa tecnologia, sottolineando come possa essere il futuro per il gaming. L'occhio di riguardo verso la realtà virtuale di Intel era già iniziata nel 2017, quando già si sentiva parlare di processi produttivi che miravano a migliorare i processori.

INTEL VR 2

Nei dati Steam di febbraio 2018 - qui potete vedere quelli di settembre- i processori più apprezzati per giocare in VR dall'utenza erano proprio quelli Intel -ora la situazione non è cambiata di molto- con una preferenza soprattutto sui modelli Core i7-6700K e l'i7-7700K, quest'ultimo che già aveva dimostrato di essere perfettamente adatto per la VR in un nostro articolo.

Chiaro che, essendo una tecnologia notevole, richiederà processori sempre più potenti e innovativi, per arrivare, un giorno, a produrre periferiche per la realtà virtuale in maniera consumer e soprattutto senza tutti quei compromessi che ancora oggi possiamo chiaramente notare.Chissà, magari un giorno riusciremo a giocare con il tanto decantato visore senza fili, un'idea che fu proprio della stessa Intel -Project Alloy-, ma che venne cestinata a causa di alcuni problemi tecnici.

Oculus

Ma la vera domanda è: la realtà virtuale, potrà realmente affiancare in maniera importante il mouse e la tastiera, sostituendo di conseguenza il monitor? È questo il futuro dei videogiocatori e dell'Esport? Questo non lo possiamo sapere, ma nutriamo un certo interesse verso questa tecnologia, che strizza l'occhio anche verso la Mixed Reality di Microsoft, tra cui rientra anche l'incredibile Hololens.


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