La pirateria dei videogiochi non è un fenomeno diffuso, almeno non come vorrebbero far credere le software house e i publisher di questo settore. La notizia arriva da uno studio congiunto della Aalborg University, della Copenaghen Business School e della University of Waterloo. I dati coinvolgono 12,6 milioni di utenti e 173 giochi su 14 piattaforme da gioco diverse, incluse console come Xbox 360, PlayStation 3, Nintendo Wii e i PC.
Secondo lo studio la pirateria dei videogiochi è un problema sopravvalutato in confronto ai numeri mossi da quest'industria
Secondo la ricerca, che ha preso in esame un periodo di tempo di tre mesi fra il 2010 e il 2011, i dieci giochi più piratati equivalgono al 41,8 percento di tutti i titoli scaricati illegalmente. Ovviamente i software che hanno ottenuto recensioni favorevoli sono quelli che destano più interesse fra i pirati. La Top 10 include giochi del calibro di Fallout: New Vegas, Darksiders, Call of Duty: Black Ops e StarCraft 2. Le nazioni più interessate dal fenomeno della pirateria sono la Romania, la Croazia, l'Ungheria, la Grecia e il Portogallo.
Le conclusioni dello studio evidenziano che i dati riportati dall'industria dei videogiochi sono distorti, in parte per merito dell'interesse delle aziende nel ridurre il problema del pirateria. Un fattore che ovviamente porta a sopravvalutare il fenomeno, soprattutto in relazione alle vendite e ai numeri da record che ruotano intorno all'intrattenimento videoludico.
I dati della Entertainment Software Association indicano che nel mese di dicembre 2009 sono stati effettuati più di 10 milioni di download illegali di 200 giochi, mentre TorrentFreak ha rilevato 18,14 milioni di download di giochi PC e 5,34 milioni di titoli per console scaricati illegalmente tramite Torrent nel 2010. Per approfondire e leggere tutto lo studio delle tre università potete cliccare su questo collegamento (in inglese).