L'IA di Google gioca da sola, altro che WarGames

Google ha realizzato un'intelligenza artificiale in grado di completare 49 giochi Atari e d'imparare a giocare da sola.

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a cura di Roberto Caccia

Google ha creato un'intelligenza artificiale in grado di completare 49 giochi Atari. Se questo risultato non vi sorprende sappiate che l'IA ha imparato da sola a giocare e a migliorare il suo stile di gioco. Siamo ancora lontani dal dominio delle macchine profetizzato da film come Terminator o dalla crisi mondiale di WarGames (per fortuna), ma si tratta di un risultato incredibile per il settore delle intelligenze artificiali.

Deepmind Google IA Atari

Il programma sviluppato da DeepMind, un'azienda acquisita da Google nel 2014, ha infatti individuato da solo le strategie vincenti per i 49 giochi oggetto dell'esperimento. Basta guardare il video qui sotto con il gioco Breakout per rendersi conto dei risultati.

Il programma comincia infatti con mosse casuali, ma dopo alcune centinaia di partite comincia a respingere meglio la "sfera", fino a sviluppare una vera e propria strategia per incanalare la pallina e sfruttare i rimbalzi con la parte superiore dello schermo. Più o meno quello che cercava di fare ogni giocatore che si cimentava con questo titolo nei lontani anni '70.

Qualcuno potrebbe ribadire che le intelligenze artificiali hanno raggiunto livelli molto più avanzati, citando per esempio IBM Deep Blue, in grado di battere il campione di scacchi Kasparov nel 1997, o Watson che ha vinto a Jeopardy! nel 2011.

 

La differenza è che in entrambi i casi citati l'IA è stata pre-programmata con le regole dei giochi e con strategie specifiche per sopraffare gli umani grazie alla mera potenza di calcolo.

"Con Deep Blue è stato un team di programmatori e di campioni di scacchi a instillare la conoscenza nel programma. Noi abbiamo realizzato algoritmi in grado d'imparare da zero", commenta Demis Hassabis, fondatore di DeepMind.

Il segreto è un sistema di apprendimento, chiamato "deep learning", in grado di trasformare gli input visivi in concetti significativi, in modo analogo a come il cervello umano prende i dati sensoriali e li interpreta.

A "motivare" l'intelligenza artificiale ci pensa un sistema di rinforzi positivi, già sperimentato con successo in psicologia. In questo caso all'intelligenza artificiale è bastato sapere che guadagnare punti era una cosa positiva, mentre perderli era negativo.

Google Car

L'auto di Google che guida da sola

L'esperimento di Google e DeepMind non sarà fine a sé stesso, visto che questo medesimo approccio di apprendimento delle intelligenze artificiali può essere usato per le auto che guidano da sole, per gli assistenti personali negli smartphone e per ricerche scientifiche, in campi che vanno dai cambiamenti climatici all'esplorazione spaziale.

Per ora tuttavia si stanno facendo solo i primi passi in questo settore e il prossimo obbiettivo dei ricercatori è di migliorare le prestazioni nei videogiochi, cercando di realizzare una componente mnemonica che permetta di garantire risultati migliori con i giochi più moderni in tre dimensioni.