Mario Party 4 arriva su PC: è il primo di tanti giochi GameCube

Una completa decompilazione di Mario Party 4 aprirà la strada a versioni non ufficiali dei giochi GameCube per PC.

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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

Il panorama del retrogaming sta vivendo una piccola rivoluzione, ben oltre la semplice emulazione che da anni domina la scena. Un crescente movimento di sviluppatori appassionati sta dedicando tempo ed energie alla decompilazione completa del codice sorgente di videogiochi storici, trasformandoli in versioni native per PC con funzionalità che i titoli originali potevano solo sognare. Questa tendenza, iniziata con successo su titoli dell'era Nintendo 64, sta ora facendo un salto generazionale significativo, espandendosi verso console più recenti e tecnicamente complesse come GameCube e Xbox 360, aprendo scenari fino a poco tempo fa considerati impossibili.

Di recente, questi sviluppatori hanno raggiunto da poco un grande traguardo: Mario Party 4 sta per diventare il primo gioco GameCube completamente decompilato, con oltre il 99% del lavoro già completato. Questo risultato rappresenta una pietra miliare per la community di modding, poiché spalanca le porte a porting PC non ufficiali di titoli appartenenti a una generazione di console tecnicamente più avanzata rispetto a quelle precedentemente affrontate. La scelta di questo specifico titolo come "apripista" non è casuale: il gioco è risultato particolarmente accessibile al processo di reverse engineering, grazie all'assenza di ottimizzazioni nella compilazione originale.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si tratta semplicemente di emulazione. La decompilazione permette di ottenere un codice sorgente ricreato che può essere modificato, migliorato e adattato a piacimento, con una flessibilità paragonabile a quella di un gioco PC open source. Un progetto di porting per Mario Party 4 con funzionalità multiplayer online è già in fase di sviluppo, dimostrando le potenzialità di questo approccio.

Il processo di decompilazione richiede competenze tecniche elevate e una comprensione approfondita dell'architettura originale. Gli sviluppatori devono ricreare funzione per funzione il codice originale, mantenendo la compatibilità con il comportamento del gioco. Nel caso di Mario Party 4, rimangono da decifrare solo alcune funzioni particolarmente complesse prima di raggiungere il completamento totale.

Sebbene emulatori come Dolphin abbiano permesso per anni di giocare a titoli GameCube su PC, le limitazioni intrinseche dell'emulazione restringono le possibilità di personalizzazione. Al contrario, i porting basati su codice decompilato consentono modifiche strutturali che possono trasformare radicalmente l'esperienza di gioco. Già ora, progetti simili hanno permesso a giochi come il primo Super Smash Bros. di raggiungere i 240 fps, mentre The Legend of Zelda: Majora's Mask ha ricevuto sostanziali miglioramenti al gameplay.

L'interesse della community non si limita a Mario Party 4. Progetti paralleli stanno lavorando alla decompilazione di titoli GameCube ben più celebri, tra cui Super Smash Bros. Melee, Metroid Prime e The Legend of Zelda: Wind Waker. Le cose si stanno muovendo anche per quanto riguarda altre console: di recente è stato completato un porting PC di Sonic Unleashed, originariamente pubblicato su Xbox 360, dimostrando che anche piattaforme della generazione successiva sono ormai alla portata di questi sforzi di reverse engineering.

La decompilazione apre le porte a miglioramenti che l'emulazione tradizionale non può offrire.

I benefici di questi progetti vanno ben oltre la semplice trasposizione su PC. Titoli iconici come Super Mario 64, Star Fox 64 e The Legend of Zelda: Ocarina of Time hanno già ricevuto porting che permettono risoluzioni elevate e framerate sbloccati. Altri modder stanno sperimentando l'implementazione di tecnologie moderne come il ray tracing, in modo simile a quanto fatto da NVIDIA con il suo RTX Remix.

Particolarmente interessante è il caso di Dinosaur Planet, un gioco mai pubblicato ufficialmente che sta trovando nuova vita grazie a questi sforzi di recupero. Le possibilità creative sembrano limitate solo dall'immaginazione dei modder, che possono intervenire sul codice come farebbero con qualsiasi software open source, modificando meccaniche di gioco, aggiungendo contenuti o correggendo problemi presenti negli originali.

A dare una spinta decisiva a questi progetti è stato il rilascio di N64: Recompiled, uno strumento disponibile su Github che semplifica di molto il processo di ricompilazione. Nonostante questo, ci sono ancora molte sfide tecniche da superare, motivo per cui le tempistiche per i futuri porting PC di giochi GameCube (e non solo) rimangono incerte e variabili, in base alla complessità del titolo preso in esame. 

Nintendo finora non ha intrapreso azioni legali contro i progetti di decompilazione, ma non sappiamo come andranno le cose in futuro. Gli sviluppatori adottano generalmente tecniche per evitare problemi di copyright, e l'utilizzo dei porting PC richiede comunque il possesso di una copia originale del gioco. Questo approccio ha finora permesso alla community di operare in un'area grigia, ma relativamente sicura dal punto di vista legale.

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