Martin e FromSoftware: il nuovo gioco potrebbe essere diverso da ciò che immaginiamo

Martin e FromSoftware sembrano essere al lavoro su un nuovo gioco, ora però scopriamo che potrebbe essere diverso da quanto rumoreggiato.

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a cura di Nicola Armondi

Con l'avvicinarsi dell'E3 2019, aumentano sempre di più i rumor e le speculazioni sui molti titoli che potrebbero essere presentati. Uno dei molti è Great Rune, il presunto nome in codice del nuovo gioco di George R. R. Martin e FromSoftware (sviluppatore di Dark Souls, Bloodborne e del recente Sekiro: Shadows Die Twice). Le voci di corridoio a riguardo sono iniziate da mesi, ma recentemente si è parlato di alcune specifiche caratteristiche del gioco.

Secondo quanto riportato, Great Rune dovrebbe essere un open world, diviso in regni ispirati dalla mitologia norrena (e in questo potremmo notare il tocco di Martin), all'interno dei quali il personaggio (creato a partire da varie classi, come in un tipico gioco di ruolo) deve sconfiggere potenti nemici per acquisire dei poteri. Si tratterebbe, dopo vari titoli "a livelli", di un primo vero open world: un passo in avanti, a livello produttivo, non da poco per FromSoftware. Ora, però, arrivano nuove informazioni che sembrano smentire in parte quanto detto.

A dire la propria sulla questione è Antonio Fucito, noto giornalista italiano. Tramite Twitter, Fucito ha commentato un articolo di Nibel nel quale vengono riportati i suddetti leak. Le sue parole sono le seguenti: "Posso confermare [le informazioni]. Uno sviluppatore mi ha parlato di questo progetto molti anni fa. Potrebbe non essere "completamente" open world, a causa delle limitazioni del motore di sviluppo di FromSoftware (che sarà lo stesso di sempre, ma migliorato). Non sono sicuro, invece, del nome "Great Rune". Il nome in codice di Bloodborne, per esempio, era SPRJ."

Secondo Fucito, quindi, l'idea di un vero open world (come Skyrim o The Witcher 3, ad esempio) è da escludere poiché il motore usato dallo sviluppatore non permetterebbe ambienti troppo grossi, ma possiamo supporre che sarà almeno diviso in regioni un po' più aperte rispetto a quanto ci ha abituato Dark Souls o lo stesso Sekiro (che ha lavorato molto sulla verticalità, ma non sulla superficie percorribile).

Il nome stesso sembra essere una pura speculazione dei rumor e il gioco si chiamerebbe in altro modo: in ogni caso, tutte queste informazioni non hanno nulla di ufficiale, quindi dobbiamo per forza attendere l'E3 2019 (qui tutte le date e gli orari, costantemente aggiornati). Diteci, quali sono le vostre speranze? Vi piace l'idea che George R. R. Martin sia parte di un progetto di FromSoftware?

Potete acqusitare Sekiro a questo indirizzo.