Conclusioni

Recensione di Max Payne 3, gioco d'azione in terza persona di Rockstar Games.

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a cura di Manolo De Agostini

Conclusioni

Max Payne 3 non delude, questo si può dire senza ombra di dubbio. Inizialmente gli appassionati storceranno la bocca davanti ai cambiamenti, ma poi inizieranno ad assaporare un gioco curato e davvero coinvolgente, con una trama ben costruita.

L'attenzione alla realizzazione si vede in ogni livello e arrivati a un certo punto si vuole proseguire senza sosta per vedere cosa ne sarà di Max e dei suoi compagni di avventura.

Genere: Azione in terza personaSviluppatore: Rockstar GamesDistributore: CidiverteVoto:  8,5 / 10

Rockstar è riuscita quasi completamente a farci dimenticare lo stile Noir e la New York fredda e innevata che tanto ci avevano stregato nei primi due capitoli. In single player dura tra le 10 e le 15 ore, più di tanti altri giochi. 

Ci sono comunque delle note dolenti. Frame rate ballerino (almeno su Playstation 3), sottotitoli poco visibili, e soprattutto l'assenza del doppiaggio in italiano. Era uno dei "più" dei precedenti Max Payne, ma Rockstar ha voluto ripetere quanto fatto con altri giochi di grido come Red Dead Redemption.

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Ci è mancato qualche combattimento corpo a corpo: se capita di picchiare qualcuno parte una scena d'intermezzo, completata dal vostro letale colpo di pistola.

A ogni modo i difetti veniali non possono coprire la bellezza di un gioco e di un personaggio rilanciato davvero alla grande da Rockstar. E non era facile. È uno dei giochi che, se vi piacciono il genere in terza persona e le sparatorie, dovete assolutamente provare quest'anno.

Trama Multiplayer Frame rate su PS3 a volte incostante
Uccisioni spettacolari con Bullet Time Buona longevità Sottotitoli piccoli e a volte poco leggibili
Difficoltà abbastanza calibrata   Manca il doppiaggio in italiano 
Caratterizzazione del personaggio