Microsoft paga gli YouTuber per favorire Xbox One

Microsoft e Machinima si sono accordati per promuovere Xbox One su YouTube. I termini di riservatezza dell'accordo e l'obbligo di non dire nulla di negativo su Xbox One, Machinima e sui giochi della console potrebbero violare le linee guida della Federal Trade Commission statunitense.

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a cura di Roberto Caccia

Microsoft si è accordata con il network di YouTube Machinima, promettendo soldi in cambio di filmati su Xbox One nei canali dei vari partner.

Gli accordi fra Microsoft e Machinima potrebbero violare le linee guida della U.S. Federal Trade Commssion

I termini della promozione arrivano da un tweet, ora cancellato, del community manager inglese di Machinima, in cui si poteva leggere che gli autori dei video avranno un bonus di 3 dollari ogni mille visualizzazioni.

Per avere diritto alla ricompensa ogni filmato deve avere almeno 30 secondi di gameplay di un gioco di Xbox One nei primi due minuti. Inoltre l'autore deve specificare che si tratta di un video di gioco di Xbox One, bisogna etichettare il video con il tag "XB1M13" e pubblicarlo fra il 13 gennaio e il 10 febbraio.

Fin qui nulla di strano, ma quello che fa discutere sono altri termini degli accordi stipulati da Microsoft con Machinima (potete leggerli per intero cliccando su questo collegamento). Leggendo alcune clausole si scopre infatti che nei filmati non si deve dire nulla di negativo nei confronti di Machinima, Xbox One o qualsiasi gioco uscito sulla console.

La promozione si considererà conclusa quando i video con il tag XB1M13 raggiungeranno visualizzazioni complessive pari a 1,25 milioni, per un totale di 3.750 dollari che andranno nelle tasche degli YouTuber affiliati a Machinima.

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Inoltre, i termini dell'accordo invitano le parti a non divulgare alcuna informazione relativa alla modalità di promozione di Xbox One e al pagamento degli autori dei filmati. Secondo Ars Technica questo vincolo di riservatezza potrebbe violare le linee guide per la pubblicità della U.S. Federal Trade Commission.

Nello specifico, secondo queste linee guida le attività pubblicitarie devono essere rese esplicite all'utente, in modo particolare se esiste una connessione in grado di modificare il peso o la credibilità di chi promuove il prodotto. Quello che è avvenuto in questo caso fra Microsoft e Machinima, visto che nei video non si specifica chiaramente il messaggio pubblicitario e gli autori non possono parlare male delle aziende e del prodotto chiamato in causa.

La notizia ha sollevato qualche perplessità online, soprattutto per la scelta della modalità di promozione attuata da Microsoft. Meno di 4000 dollari per rischiare di vedere etichettati come mera pubblicità tutti i video su YouTube di Xbox One, o almeno quelli affiliati a Machinima? Verrebbe da chiedersi se il gioco vale la candela.