MLB The Show 22 torna la stagione della Major League | Recensione

MLB The Show 22 continua a rafforzare la sua offerta con la co-op online e nuove opportunità di personalizzazione dell'esperienza.

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a cura di Martina Fargnoli

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Lo scorso anno MLB The Show debuttava su console di nuova generazione e per la prima volta anche sulle piattaforme da gioco Microsoft, quest’anno potranno scendere sul diamante di gioco anche i giocatori in possesso di un Nintendo Switch. Come ogni gioco sportivo, diventa sempre più difficile trovare innovazioni data la cadenza annuale con cui questi giochi vengono pubblicati e parte delle novità finiscono solitamente per essere indirizzate ad arricchire le modalità di gioco o a migliorare meccaniche già assodate. San Diego Studio non ha praticamente rivali quando si tratta di simulazione del baseball e il franchise che ha costruito non ha bisogno di grandi sforzi per fare strikeout anche nel 2022.

Al primo avvio, è resa subito disponibile una sessione di pratica dalla quale valutare le opzioni a disposizione, testare e scegliere tra le diverse meccaniche che regolano la battuta, il lancio e il fielding per personalizzare ulteriormente l’esperienza in base al proprio livello di abilità. Ci sono anche due nuove difficoltà: Amateur e Minors. Tutti questi interventi mirano a rendere il gioco ancora più accessibile e meno brusco da approcciare per chi si avvicina al baseball per la prima volta. Indipendentemente dalla vostra conoscenza del gioco e delle installazioni precedenti, è possibile attivare anche la difficoltà dinamica che si adatta ai vostri progressi e alla vostra performance in campo.

Cosa cambia in MLB The Show 22

Dopo la personalizzazione, la partenza è praticamente quasi immediata: inizierai dal draft MLB e scalerai le leghe minori per arrivare fino alla Major League. Potrai creare più di un archetipo di giocatore e provare le varie posizioni in campo. Durante la tua carriera avrai modo di prendere decisioni importanti e allenarti in palestra o nel bullpen per migliorare le tue statistiche, mentre i momenti importanti del tuo percorso verranno accompagnati dagli interventi di personalità del mondo del baseball. Narrativamente si mantiene lineare e ben ancorato alla realtà, senza eccedere come a volte avviene nella carriera su NBA 2K. Lo spettacolo è dato da quello che fai in campo e non fuori.

Diamond Dynasty è la risposta di MLB The Show 22 al formato di gioco reso popolare da Ultimate Team. Colleziona carte per creare la tua squadra e gioca online o contro la CPU in una serie di sfide e modalità ad hoc, guadagna stub e ottieni sempre più ricompense. Quest’edizione introduce le “mini stagioni” per chi preferisce dedicarsi a una competizione più breve, immediata e comunque ricca di opportunità per migliorare la propria squadra. L’aspetto che più contribuisce a rendere varia l’offerta è dato dall’inserimento nella lega di squadre create da altri giocatori che vengono però affrontate in modalità giocatore singolo e sono gestite dall'IA.

Altra modalità ormai stabile di MLB The Show ad aver ricevuto una serie di miglioramenti è la March to October. Vista spesso come un'alternativa più semplice della modalità Franchise, si presenta invece con un grado di profondità maggiore rispetto al passato. Prima di tutto, la durata è stata estesa, permettendo ai giocatori di partecipare a più stagioni prima di lasciare il posto alla modalità Franchise.

L’altro elemento immediatamente visibile è la maggiore personalizzazione: le squadre non sono più limitate a quelle esistenti ma si potrà assegnare un nome, un logo e definire lo stadio. L’aggiunta più importante in termini di gameplay è però quella dei Free Agents e della possibilità di fare scambi. C’è della sovrapposizione fra le due modalità, ma potrebbe essere un incentivo per i nuovi giocatori che potrebbero essere inizialmente spaventati dalla complessità di gestione in Franchise.

L’aggiunta più evidente in MLB The Show 22, che sarà sicuramente apprezzata anche da chi non vuole rinunciare a giocare in mobilità, riguarda il supporto alla cross-progression con salvataggi condivisi per tutte e tre le diverse piattaforme. Potete iniziare a giocare su una piattaforma e riprendere la vostra partita su un’altra, ritrovando esattamente tutti i vostri progressi. Quest’anno, un altro degli obiettivi è stato rendere anche più varia e attraente la modalità online. Le abilità richieste per competere online sono molto alte, ma il divertimento è garantito con la nuova modalità cooperativa.

I giocatori in attacco si alternano alla battuta, mentre i giocatori in difesa si alternano tra pitching e fielding, scambiandosi i ruoli tra un inning e l’altro in modo che tutti possano arrivare a controllare lanciatore, ricevitore e operare in difesa per bloccare l’avanzata dei corridori. La co-op online tocca anche la modalità Diamond Dynasty nella quale i propri compagni di squadra potranno selezionare alcune delle loro carte da combinare per creare la propria squadra dei sogni, anche se il rischio di trovare squadre squilibrate è sempre in agguato con le carte collezionabili.

Tutte queste modalità varrebbero poco se MLB The Show 22 non vantasse già un solido gameplay che spinge per rendere le partite coinvolgenti. Lo svolgimento dei match è molto fluido e anche giocando online non abbiamo incontrato problemi. La presentazione, invece, non ha fatto del tutto il salto sperato alla nuova generazione a parte le scan facciali e le espressioni dei giocatori. Dove il gioco restituisce il maggiore grado di immersione è nel feedback aptico del DualSense quando si sente la tensione dal monte o la soddisfazione di uno swing perfetto. Purtroppo, il cambio di commentatori si traduce in una limitata quantità di linee di dialogo, e accentuano la tendenza delle frasi a ripetersi rendendo ripetitive le giocate.