Tecnicismi

Evolution Studios sforna il secondo capitolo della sua serie nata su PlayStation 3, generando uno dei migliori arcade game del panorama odierno.

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a cura di Tom's Hardware

Tecnicismi

Il realismo è volontariamente bandito in MotorStorm, ed è in parte questo a decretarne la sua forza. Tuttavia, la gestione delle collisioni, benché migliorata, è ancora ben lontana da rispettare le leggi della fisica. I più meticolosi potrebbero anche storcere il naso per la gestione dei danni, ma come sono rappresentati gli incidenti è a dir poco spettacolare. La vera rivoluzione non c'è stata nemmeno dal punto di vista grafico, probabilmente perché già a sua tempo MotorStorm aveva lasciato tutti a bocca aperta.

Nel suo piccolo, comunque, Pacific Rift esalta ancor di più il motore grafico del prequel, sbattendo a schermo dei paesaggi a dir poco stupendi, favoriti da un orizzonte che si estende all'infinito. Gli effetti grafici, quali acqua, fuoco e fumo denotano una cura maniacale difficilmente riscontrabile in altri produzioni del genere, dimostrando che, quando vuole, la PlayStation 3 sa veramente farsi valere. Unici nei le texture, che definiscono in maniera minore il tracciato rispetto al contesto che lo circonda, e la difficoltà nel comprendere alcune piste, nel senso che in varie occasioni potrebbe capitare di non intuire le diramazioni della strada, finendo inevitabilmente per sfracellarsi da qualche parte. Nulla che possa negare la validità dell'intero comparto tecnico, soprattutto per quanto riguarda il secondo punto, ma le texture incriminate potevano e dovevano offrire una qualità migliore.

In compagnia

Uno dei vari rimproveri che erano stati mossi nei confronti del primo MotorStorm era l'assenza di una modalità multiplayer offline. Era stato infatti necessario attendere un aggiornamento per poter sfidare un amico sullo stesso schermo. L'errore non è stato commesso con Pacific Rift, nel quale fino a quattro giocatori possono giocare in simultanea, in corse classiche o eliminandosi l'un l'altro. I più esigente potranno anche appellarsi al servizio online, che ricalca le sfide in singolo offrendo delle gare fino a 16 giocatori.

Altro elemento che è stato del tutto rivisto rispetto al prequel sono i tempi di caricamento. Ora, per la nostra gioia, non è più necessario prendersi una vacanza alla fine di una gara prima di poter iniziare quella successiva. Finalmente l'appellativo di demo che era stato attribuito alla versione giapponese di MotorStorm può andare in pensione, visto che Pacift Rift offre una buona dose di contenuti che ripagano pienamente il suo eventuale acquisto.