Sony sta pensando di unirsi a Ubisoft, EA e THQ nella stretta ai giochi usati. La casa giapponese sta considerando l'introduzione nei propri titoli di un sistema simile all'Online Pass di EA, che attraverso un codice unico "sblocca" il gioco online. Se il gioco viene rivenduto, l'acquirente del titolo usato deve acquistare un codice separato per accedere all'online.
"In modo simile al modello di EA, il pass permetterebbe a chi acquista un gioco usato di accedere all'online. Invece se state acquistando un gioco nuovo, avete un codice gratuito nella scatola". Andrew House, presidente di SCEE, ha aggiunto che l'azienda supporta l'idea di "tassare" il gioco online per le copie usate.
Sempre sul tema è tornata THQ, attraverso il direttore creativo Cory Ledesma. "Non credo che dobbiamo preoccuparci se gli acquirenti di giochi usati sono arrabbiati. […] Se sono arrabbiati perché non hanno l'accesso online, non ho grande simpatia per loro. Può suonare un po' duro ma speriamo che questo non deluda la gente. Speriamo che le persone capiscano che quando acquistano un gioco usato noi veniamo derubati. [… ] Io non penso che qualcuno voglia tutto questo, però per poter fare titoli di alta qualità come i giochi WWE abbiamo bisogno di fan fedeli che siano interessati ad acquistare il gioco. Vogliamo premiare questi fan con contenuti aggiuntivi".
THQ equipara gli acquirenti di giochi usati ai pirati. Il tema è importante e anche tra i videogiocatori ci sono due fazioni distinte: chi comprende la mossa degli editori e chi proprio non la manda giù. Questo paletto tuttavia sembra guadagnare consenso tra gli editori e probabilmente nel corso dei mesi sempre più titoli avranno un codice dedicato per accedere alle modalità online.