Gare o passeggiate?
Altra lacuna, non da poco, riguarda l'Intelligenza Artificiale. Gli avversari, che nella maggior parte dei casi girano con vetture ben più potenti della vostra, corrono in maniera fin troppo lineare e prevedibile. Ne scaturiscono così delle gare abbastanza banali, unicamente favorite dall'aggressività della polizia. In aggiunta, le corse si svolgono in circuiti chiusi all'interno di una città aperta, altro elemento che sfavorisce qualsiasi percezione di libertà.
Dopo un'ora di gameplay, si ha come l'impressione di aver già provato tutto, anche perché la difficoltà, già piuttosto bassa di suo, non incrementa di un solo passo. In compenso, almeno su una questione il gioco ha progredito: il tuning. Le vetture possono essere migliorate automaticamente, oppure ci si può affidare al proprio istinto, senza dover nemmeno possedere chissà quali doti o competenze.
Altro elemento piuttosto discutibile è il motore grafico. Ok, il cielo ha una resa notevole, il clipping è un'eresia in un contesto di 127 km di strade e le vetture rispecchiano le loro controparti reali. È tutto molto bello, fino a qui, ma il resto è una tragedia. Il frame rate ha degli sbalzi assurdi per un titolo di nuova generazione. I danni sono gestiti in maniera assolutamente povera e poco realistica. Non si capisce, inoltre, l'abuso perenne dell'effetto blur, forse per mascherare malamente i continui rallentamenti di gioco.
E l'elenco delle disgrazie non finisce qui: a pagina due troviamo degli effetti (tipo la polvere) osceni, dei bug nella gestione delle collisioni e, dulcis in fundo, dei tempi di caricamento giurassici. Ah, le sequenze filmate che narrano lo scenario sono piuttosto belle, ma interessa a qualcuno?