Nightingale | Anteprima di un promettente survival

Nightingale è oramai in arrivo su PC in early access. Avrà il promettente survival tutte le carte in regole per conquistare i giocatori?

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a cura di Giacomo Todeschini

Editor

Tra poco più di una settimana, per l’esattezza il prossimo 20 febbraio, sbarcherà sul mercato in early access Nightingale, promettente survival che abbiamo potuto vedere in azione negli ultimi giorni. A lavorarci da qualche anno a questa parte Inflexion Games, studio di un centinaio abbondante d sviluppatori basato in Canada. Tra di loro tutta una serie di veterani, che possono contare nel proprio curriculum titoli del calibro di Dragon Age, Mass Effect e Far Cry.

Con la loro opera prima hanno deciso di gettarsi a capofitto in un survival open world con tanto di immancabile crafting, giocabile sia in solitaria che ovviamente in cooperativa. A provare a farlo emergere dalla massa una serie di meccaniche particolarmente interessanti, come un setting a dir poco intrigante e delle carte in grado di sconvolgere letteralmente l’intero mondo di gioco. Andiamo però con ordine.

Dispersi tra i mondi

Nightingale è ambientato durante l’epoca vittoriana, con tanto di vestiti e stili del tempo, in un universo in cui il velo tra i mondi è particolarmente labile.  I cosiddetti realmwalkers, i camminatori tra i reami, hanno infatti fatto saggio uso degli insegnamenti dei Fae, misteriosa razza semidivina, e hanno imparato a usare dei portali per spostarsi tra le varie dimensioni, arricchendo cultura e conoscenza della civiltà umana. Come spesso accade peccare di hybris è però fatale ed ecco infatti che durante un esperimento andato a male i realmwalkers vengono di colpo scaraventati lontano da Nightingale, l’ultimo baluardo umano, e disseminati tra i vari mondi, dando il via al gioco vero e proprio. Il nostro compito, nei panni di uno di questi sfortunati esuli, è quello di sopravvivere, ritrovare la via di casa e, nel frattempo, scoprire anche qualcosa di più sui vari mondi e sui criptici Fae.

Per quanto riguarda il gameplay core del gioco, Inflexion ha fatto ricorso ai principali stilemi del genere. Necessario, infatti, soddisfare i bisogni primari come la fame del proprio personaggio per non morire, così come un forte focus è posto sulla raccolta di rami, sassi e così via. Almeno nelle prime fasi della partita diventa quindi fondamentale racimolare quanto di utile per sopravvivere, con il passare delle ore che aprirà la strada a sempre più possibilità.

Da asce e picconi si passerà infatti al poter dar vita a vere e proprie ville o magioni, in grado di soddisfare anche il palato più esigente. All’interno del gioco sono infatti stati inseriti diversi stili architettonici tra di loro amalgamabili, con il sistema ideato dalla software house canadese che siamo sicuri regalerà molte soddisfazioni ai giocatori più talentuosi. Ci sono infatti state mostrate svariate strutture in grado di lasciare a bocca aperta, dei veri e propri luoghi da sogno che sarà possibile costruire con calma e dedizione in tutta autonomia all’interno di Nightingale.

Pericoli in ogni dove

Se la componente building sembra quindi particolarmente promettente, pure quella esplorativa e di combattimento non è certo da meno. Le lande di gioco sono infatti state disseminate di creature di ogni sorta, pronte a mettere in serio pericolo la sopravvivenza di ogni realmwalker. A partire dai più classici nemici fino ad arrivare a orrorifici abomini che paiono usciti direttamente dalle bocche dell’inferno: aver salva la pelle in Nightingale si preannuncia essere un compito tutto sommato che semplice. Gli imponenti mostri Apex, inoltre, aumentano ancor di più il grado di sfida, offrendo epiche e difficili battaglie, in grado di essere affrontate solo dai realmwalker più esperti e agguerriti.

Inflexion Games ha in ogni caso messo in mano ai giocatori più di uno strumento di sopravvivenza, a partire dalle armi melee fino ad arrivare ai poteri magici, passando anche per le immancabili bocche da fuoco. Il tutto che può essere ovviamente craftato in precedenza, rendendo particolarmente coese le varie anime del gioco. Degno di nota, infine, anche l’ombrello che può essere usato per planare placidamente da una sommità: una piccola ma apprezzatissima chicca che arricchisce gameplay e stile del gioco.

Il potere delle carte

Uno dei principali fiori all’occhiello di Nightingale è però quello relativo alla meccanica delle carte dei reami e di come essa si intreccia con la generazione procedurale dei mondi di gioco.  Tali oggetti, che possono essere ottenuti tramite missioni e altro, sono divisi in tre differenti categorie e rappresentano la chiave per avere delle avventure sempre differenti. La prima tipologia di carte, quella relativa ai biomi, consente infatti di definire la conformazione del mondo che si vuole affrontare, come ad esempio uno desertico o paludoso, mentre la seconda, appartenente alla classificazione major, determina principalmente il livello di sfida offerto dal mondo. La terza, infine, fa capo alla categoria minor e si tratta anche dell’unica tipologia di carta opzionale. I suoi effetti possono essere molteplici e passano dal cambiare piccoli aspetti del reame fino a modificarne addirittura la gravità.

Considerando come solo attualmente ci siano ben 50 differenti carte minor, con tale numero che si espanderà sensibilmente con il passare dei mesi, è chiaro come le combinazioni possano dare vita a un quantitativo decisamente numeroso di mondi tra di loro anche molto differenti. Utilizzare la medesima combinazione di carte, inoltre, non porta assolutamente al medesimo reame, con la generazione procedurale che consente di ottenere esperienze sempre diverse.

Nightingale: in conclusione

Come accennato a inizio articolo, Nightingale verrà lanciato il 20 febbraio inizialmente in early access, ossia in una versione ancora non definitiva né per quanto riguarda i contenuti che per tutta una serie di altri miglioramenti e aggiornamenti che verranno apportati nel corso dei prossimi mesi. Inflexion Games ha in particolare in mente di rilasciare la versione completa del titolo tra un anno circa, facendo tesoro del periodo di tempo che ancora ci separa dal lancio definitivo per aggiungere reami, feature, quest e, anche, la stessa città di Nightingale.

Non fatevi in ogni caso destabilizzare troppo dalla natura early access del gioco: fin da ora sembra infatti decisamente esserci abbastanza carne al fuoco per perdersi tra le lande del titolo per ore e ore. L’ottima componente di base building e la meccanica delle carte paiono poi essere in grado di rendere il tutto vario per diverso tempo e i reami di Nightingale degni di essere esplorati. Solo il lancio ufficiale saprà poi ovviamente togliere oggi dubbio, ma il futuro del titolo di Inflexion Games per ora pare tutto sommato roseo.