Sangue! Sangue! Sangue!

Quattro anni dopo il suo primo debutto su Xbox in qualità di protagonista assoluto, Ryu Hayabusa torna ad impugnare katana e shuriken per il secondo capitolo della saga Ninja Gaiden. Questa volta, il temerario ninja di casa Tecmo deve vedersela con il temibile Clan Ninja del Ragno Nero, pronto a tutto pur di rubare la Statua del Demone, un manufatto che ha contribuito alla reclusione dell’Arcidiavolo nella prigione terreste e alla condanna dei Grandi Demoni al sonno eterno.

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a cura di Tom's Hardware

Sangue! Sangue! Sangue!

Accanto ad un ingombrante Devil May Cry 4, sul mercato dallo scorso febbraio, c'era da aspettarsi che NG II puntasse sull'azione. Grazie alla sua ultima fatica, il Team Ninja può ora vantare il gioco in salsa hack’n’slash più cruento degli ultimi anni. Non c’è nulla di più appagante che realizzare combo sofisticate ed uscire indenni da veri e propri stermini di massa, caratterizzati (stranamente anche nella versione europea del gioco) da molteplici decapitazioni e smembramenti vari.

È naturale, quindi, trovare delle somiglianze tra il titolo Tecmo e Devil May Cry, ma Ninja Gaiden II è ben più cruento del software Capcom, anche perché manca dell'autoironia  che abbiamo visto in molte cut-scene, nei quattro capitoli delle avventure di Dante. A proposito delle sequenze d’intermezzo, il Team Ninja ha preferito sacrificare l’abusato aspetto cinematografico per lasciare spazio ad innumerevoli fasi di gioco.

In prossimità dell'uscita di Metal Gear Solid IV e tenuto conto della polemica sulla lunghezza dei dialoghi del titolo di Kojima, è un piacere sottolineare che esistono ancora alcuni giochi che favoriscono il massacro di tonnellate di ninja, invece d'interminabili e monotoni (noiosi) filmati.