Tecnicismi poco evoluti

Quattro anni dopo il suo primo debutto su Xbox in qualità di protagonista assoluto, Ryu Hayabusa torna ad impugnare katana e shuriken per il secondo capitolo della saga Ninja Gaiden. Questa volta, il temerario ninja di casa Tecmo deve vedersela con il temibile Clan Ninja del Ragno Nero, pronto a tutto pur di rubare la Statua del Demone, un manufatto che ha contribuito alla reclusione dell’Arcidiavolo nella prigione terreste e alla condanna dei Grandi Demoni al sonno eterno.

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a cura di Tom's Hardware

Tecnicismi poco evoluti

A livello tecnico, Ninja Gaiden II non sorprende come il suo predecessore, incappando – tra l’altro – in una pessima gestione delle visuali di gioco, un cruccio che affligge la quasi totalità dei beat’em in commercio. Spesso la visuale sbagliata condanna il giocatore a proseguire le combo alla cieca, e a gestire il tutto manualmente tramite lo stick analogico destro.

Altro particolare poco convincente è l’aspetto grafico; il Team Ninja, noto per i suoi indiscussi capolavori stilistici su Xbox, riesce nuovamente a deludere su Xbox 360 (Dead or Alive 4 è il primo della serie), sfornando un prodotto che, seppure qualitativamente buono, non ci ha dato grandi emozioni.  I dettagli non mancano, e la velocità è notevole, ma l’impatto visivo non è dei migliori. Tra l’altro, non mancano i problemi, quali una pessima gestione del v-sync e lievi cali del frame rate.

Gli ambienti di gioco, infine, sono accomunati da un'ottica “futuro-gotica”, con automobili volanti a Tokio ed un castello popolato di creature a Venezia. Nell’insieme ci può stare, ma del buon vecchio villaggio ninja non c'è quasi ombra. Gli ambienti di NG II, tutto sommato, potrebbero competere con i "viaggi" psichedelici degli anni '70.