NVIDIA ridicolizza le remastered, e su console le paghiamo per due miglioramenti

Con RTX Remix, NVIDIA dichiara una vera e propria "guerra" alle remastered, ridicolizzandole con un tool spaventoso.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Ah le remastered, da sempre un tema piuttosto discusso e criticato; aggiornamenti di titoli venduti a prezzo pieno, senza particolari contenuti aggiuntivi e un lavoro di rimasterizzazione a volte superficiale. Quante volte ci è capitato di rimproverare il mercato per questa scelta? Quante volte abbiamo pensato: non sarebbe meglio andare avanti invece che indietro? Tutti quesiti assolutamente giustificati da un modello ormai destinato a scomparire.

Da qualche anno, Xbox ha lavorato duramente per consentire una preservazione dei videogiochi senza ricorrere a rimasterizzazioni e rivendite di giochi, introducendo Boost FPS, Auto-HDR, risoluzione aumentata e retrocompatibilità. Un lavoro che continua a evolversi e in cui il team Microsoft Gaming crede fortemente.

Nonostante questo, però, c'è ancora chi investe numerose risorse per proporre delle rivisitazioni piuttosto banali con meri aumenti di risoluzione e performance, magari piazzando il lavoro anche a 50-60-70 euro. C'è poi chi ha lavorato per ricostruire il gioco dalla base (remake); basti pensare a Resident Evil 2, Final Fantasy VII Remake, The Last of Us Part I o Demon's Souls, una decisione diversa e maggiormente più apprezzabile, visto che in alcuni casi abbiamo avuto modo di vedere un'esperienza diversa sotto diversi punti di vista.

Ora, che cosa succederebbe se un'azienda come NVIDIA creasse un tool che permettesse a sviluppatori e modder di fare delle vere e proprie remastered a costi irrisori (se non nulli) con due semplici click? No, non è fantascienza, è banalmente NVIDIA RTX Remix, il nuovo software dell'azienda basato su NVIDIA Omniverse che permette di ridare in maniera efficace una nuova vita ai videogiochi classici, introducendo DLSS 3.0, ray tracing, NVIDIA Reflex e texture ripensate (grazie a un'intelligenza artificiale).

Come funziona RTX Remix?

RTX Remix è in grado di catturare texture, illuminazione, telecamere e geometrie di un qualsiasi videogioco compatibile con DirectX 8 e DirectX 9. Queste informazioni vengono caricate in un Runtime chiamato RTX Remix Runtime che interpreta il tutto in asset distinti e li riassembla in una scena identica, dopodiché RTX Remix converte tutti gli asset e le scene nel framework 3D, Universal Scene Description (USD), che costituisce la base della piattaforma NVIDIA Omniverse per la creazione e la gestione di pipeline 3D personalizzate.

Essendo RTX Remix interamente basato su NVIDIA Omniverse, le risorse USD possono essere facilmente importate nell'applicazione RTX Remix, comprese tutte le altre applicazioni compatibili con Omniverse come Adobe Substance 3D Painter, Autodesk Maya, 3ds Max, Blender, Unreal Engine e tante altre. In breve, questo consentirà ai modder di avere tutto sotto controllo in maniera decisamente più semplice, avendo un unico flusso di lavoro senza dover necessariamente imparare svariati strumenti diversi.

Ora, per introdurre il ray-tracing in un gioco è necessario che ogni texture e superficie siano pensati con materiali di rendering PBR, questo per fare in modo che riescano a interagire in maniera naturale con luce ray-tracing. Un esempio che fa NVIDIA riguarda banalmente il vetro, che riflette con dettagli chiari, mentre un pavimento laminato presenta riflessi più grossolani. La pietra, invece, pur non offrendo dei riflessi visibili, è in grado di far rimbalzare la luce e quindi agire anch'essa sul mondo di gioco. Il problema è che i giochi classici sono costituiti da semplici texture di colore che non presentano nessuna di queste proprietà.

Quindi, per fare in modo di introdurre il ray tracing, i modder devono operare ricostruendo a mano ogni singolo asset e lavorare con nuovi dettagli geometrici. Inutile starvi a specificare quanto tempo possa richiedere una cosa del genere.

RTX Remix mira proprio a semplificare e accelerare il processo di rimasterizzazione sfruttando l'intelligenza artificiale. AI Super Resolution incrementa la risoluzione delle texture di ben 4 volte, trasformando le stesse in risorse a risoluzione 4K. Oltre a questo, AI Physically Based Masterials analizza l'ambiente di gioco e aggiunge proprietà PBR a tutte le texture prese come riferimento.

Ovviamente i miglioramenti delle texture e dei modelli è solo una parte dell'upgrade offerto da RTX Remix. Titoli come The Elder Scrolls III: Morrowind sono stati sviluppati con tecniche d'illuminazione classiche, ben distanti dalle global illumination moderne. Il software di NVIDIA permette di convertire le luci tradizionali in luci realistiche, quindi di sfruttare il ray-tracing per dare una nuova impronta alla scena, introducendo anche ombre morbide, ambient occlusion e riflessi. Insomma, un vero e proprio spettacolo visivo e tutto effettuabile in maniera praticamente automatica, dove un modder può persino creare luci dinamiche e introdurre la volumetria per rendere la scena più coinvolgente. Ah, dimenticavo, il tutto praticamente a costo zero.

Se volete saperne di più, vi lascio il link che porta alla pagina ufficiale di NVIDIA, che raccoglie un po' quello che vi ho riassunto nelle righe precedenti, oltre a un video di Portal che sono certo vi lascerà a bocca aperta.

Espresso ciò, siamo d'accordo che questo software potrebbe davvero mettere la parola fine al concetto vetusto e terrificante di "remastered"? Ormai pensato solo per spillare soldi al consumatore con il minimo sindacale del lavoro?

Pensate un tool del genere in mano ai modder che cosa potrebbe generare, quali incredibili titoli classici riusciremo finalmente a rigiocare, magari senza spendere praticamente nulla.

Il punto è però che tutto questo lo vedremo quasi certamente solo su PC, mentre i giocatori console (PlayStation e Switch soprattutto, che vivono da anni dietro a un sistema di remastered piuttosto preponderante) saranno costretti, se nulla cambierà, a pagare ancora profumatamente per i classici tre miglioramenti di cui normalmente un giocatore PC può disporre gratuitamente. A volte rifletto: perché devo pagare 10 euro per fare il passaggio next-gen tra due versioni di God of War o Horizon? Perché Su Xbox un Gears 5, un Halo Infinite o un Forza Horizon 5 si aggiorna in automatico a seconda della console e da altre parti devo spendere soldi? Perché su PC mi basta cambiare settaggi e il gioco è fatto?

Da questo punto di vista, NVIDIA ha certamente ridicolizzato le remastered e magari farà riflettere anche chi si ostina a campare con questo "giochetto" e perché no, magari farà riflettere persino chi spende dei soldi per rigiocare lo stesso titolo con le stesse texture e un upgrade che normalmente dovrebbe essere gratuito.

Chissà, magari ora ci si inizierà a svegliare.