Arte allo stato puro

Dopo un passaggio ingiustamente inosservato su PlayStation 2, tocca alla console Nintendo ospitare il remake di una delle avventure più belle della storia videoludica. Ultima creazione di uno studio oramai ingiustamente defunto, Clover, Okami torna su Wii grazie a Ready at Dawn Studios, che ha curato ogni singolo aspetto della conversione in nome di Capcom. Si consuma così l'ultimo atto prima che il titolo venga definitivamente affiancato alle grandi opere del videogame moderno.

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a cura di Tom's Hardware

Arte allo stato puro

Okami è sempre attuale, non ostante sia sul mercato da più di due anni. Soprattutto su Wii, dove ha trovato la sua reale dimensione. L'universo grafico del titolo non sfugge dal cel-shading, ma questa tecnica dai toni infantili non è altro che il punto chiave del successo artistico del gioco. Okami va ben oltre le più rosee aspettative, surclassando anche un indiscutibile capolavoro come Wind Waker. Il titolo attinge la sua ispirazione dai manga, ma soprattutto dalla pittura e dalle stampe giapponesi, con diversi riferimenti ai mostri e ai demoni del folklore locale.

Non c'è orizzonte, in Okami; il cielo è una tela bianca sulla quale il mondo di Amaterasu prende vita poco a poco. Anche le ambientazioni, cupe e tristi, rinascono con erba fresca e splendidi fiori al passaggio del lupo, generando dei veri e propri dipinti, facilmente paragonabili alle migliori produzioni dello Studio Ghibli (La Principessa Mononoke, La città incantata, Il castello errante di Howl). Il numero di dettagli visibili a schermo è impressionante, che rende queste tavolozze virtuali quasi vive reali. Sublime. Nonostante i limiti della console, su Wii il gioco ha guadagnato in risoluzione e si è adattato al formato in 16:9.

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