Arte allo stato puro
Okami è sempre attuale, non ostante sia sul mercato da più di due anni. Soprattutto su Wii, dove ha trovato la sua reale dimensione. L'universo grafico del titolo non sfugge dal cel-shading, ma questa tecnica dai toni infantili non è altro che il punto chiave del successo artistico del gioco. Okami va ben oltre le più rosee aspettative, surclassando anche un indiscutibile capolavoro come Wind Waker. Il titolo attinge la sua ispirazione dai manga, ma soprattutto dalla pittura e dalle stampe giapponesi, con diversi riferimenti ai mostri e ai demoni del folklore locale.
Non c'è orizzonte, in Okami; il cielo è una tela bianca sulla quale il mondo di Amaterasu prende vita poco a poco. Anche le ambientazioni, cupe e tristi, rinascono con erba fresca e splendidi fiori al passaggio del lupo, generando dei veri e propri dipinti, facilmente paragonabili alle migliori produzioni dello Studio Ghibli (La Principessa Mononoke, La città incantata, Il castello errante di Howl). Il numero di dettagli visibili a schermo è impressionante, che rende queste tavolozze virtuali quasi vive reali. Sublime. Nonostante i limiti della console, su Wii il gioco ha guadagnato in risoluzione e si è adattato al formato in 16:9.