I livelli sono lineari e non ci si perde e questo può essere sia un pregio che un difetto, dipende probabilmente dal gusto personale del giocatore.
Il puntatore ci avvertirà di non fare fuoco contro personaggi amici o non ostili
L’ intelligenza artificiale è a buoni livelli e, settando al livello più difficile, vedremo come gli avversari si nasconderanno, esploreranno con estrema cautela i loro dintorni qualora avvertano un rumore sospetto, raccoglieranno le armi più potenti vicino loro durante uno scontro a fuoco.
Ecco uno delle tipiche scritte onomatopeiche
XIII è uno sparatutto in soggettiva particolare, accattivante, coinvolgente e “fumettoso”.
Peccato che i salvataggi siano frustranti, soprattutto ai livelli più difficili, siccome potremo salvare solo dopo alcuni checkpoint (così come avviene in Halo).
A volte dopo aver ucciso molte guardie prima del fatidico checkpoint-traguardo è necessario effettuare alcuni salti precisi, e basterà sbagliare uno di questi per dover ricominciare tutto da capo, sparatoria compresa.
Inoltre il gioco dura poche ore, quindici o venti al massimo. Anche se si può rigiocare con diversi livelli di difficoltà e sono presenti alcune modalitàmultiplayer, avremmo preferito maggiore longevità nel single player.
Tutto questo comunque non mina la grande giocabilità di XIII, uno degli sparatutto in prima persona più belli dell'anno appena trascorso.