Phoenix Wright Ace Attorney Trilogy, Recensione

Un attimo! Abbiamo la recensione di Phoenix Wright Ace Attorney Trilogy, l’avvocato più famoso del mondo videoludico che sbarca su PlayStation.

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a cura di Massimo Costante

Senior Editor

Quasi vent’anni fa, la serie di Ace Attorney debuttava su Game Boy Advance, facendo salire agli onori delle cronache virtuali l’incredibile maestria dell’avvocato dai capelli a punta Phoenix Wright. Da allora, la serie è sempre stata appannaggio dei soli utenti delle console Nintendo, ma con l’avvento di questa nuova antologia Phoenix Wright Ace Attorney Trilogy arriva anche su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC. Il nostro avvocato riuscirà a spuntarla anche stavolta?

Benvenuto Nick!

Nato dalla mente del designer Shū Takumi, Ace Attorney ci mette nei panni di Phoenix Wright, per gli amici semplicemente Nick, un avvocato difensore novello alle prese con i casi più incredibili e intricati, con risvolti maturi e talvolta sanguinolenti; scenari piuttosto rari da vedere in un’avventura grafica per una console Nintendo, soprattutto in tempi non sospetti come vent’anni fa.

Ma già con l’avvento di Nintendo DS e con giochi del calibro di Hotel Dusk Room 215 e il suo seguito Last Window: The Secret of Cape West, la strada per i titoli dalle narrazioni più forti era già spianata, tanto da permettere una lunga continuity per la saga Capcom giocata nelle aule di tribunale, che può contare sei capitoli della linea principale, ben quattro spin-off, ovvero due dedicati al procuratore Miles Edgeworth protagonista di Ace Attorney Investigations: Miles Edgeworth e di Gyakuten Kenji 2 (il seguito edito solo in Giappone), Dai gyakuten saiban: Naruhodō Ryūnosuke no bōken e Dai gyakuten saiban 2: Naruhodō Ryūnosuke no kakugo ambientati a Londra nel periodo Meiji aventi come protagonista Ryūnosuke Naruhodō, antenato di Phoenix Wright.

Con l’incredibile successo della prima trilogia, Capcom riuscì a produrre anche una serie anime apparsa nel 2016, un manga e addirittura un film live action (purtroppo inedito in Europa n.d.r.) abbastanza fedele ai casi del primo capitolo del nostro avvocato difensore. Anche Level-5 non perse l’occasione di far incontrare il mitico Professor Hershel Layton in un crossover che vide la luce su Nintendo 3DS nel 2014 nel Vecchio Continente: Il Professor Layton vs. Phoenix Wright: Ace Attorney.

Oggi la saga di Ace Attorney conta circa 7 milioni di copie vendute in tutto il mondo, nonostante sia stata disponibile nelle sole console della casa di Mario e qualche sporadica apparizione nel mondo mobile. Obiezione! Avranno gridato i fan da ogni parte del mondo, che oggi potranno giocarlo in questa antologia che comprende i primi tre capitoli  Phoenix Wright Ace Attorney, Ace Attorney Justice For All e Ace Attorney Trials and Tribulations con i loro 14 episodi complessivi completamente restaurati e disponibili per tutte le altre console.

La miglior difesa è l’attacco

Citando uno dei proverbi più antichi del nostro Paese, in Phoenix Wright Ace Attorney Trilogy vestiremo giacca blu e cravatta rossa del nostro Nick, e dovremo difendere il nostro assistito cercando delle prove per scagionarlo, incalzare i testimoni e infine attaccare la procura a suon di obiezioni, smontando pezzo per pezzo l’impianto accusatorio con la forza del nostro indice puntato. Il marchio di fabbrica del nostro protagonista. Ma non pensate di avere tra le mani un “Perry Mason Simulator 2019”.

Il titolo confezionato da Capcom è un’autentica avventura grafica, fatta da dialoghi, scelte e ricerca degli indizi nelle scene del crimine che vi saranno proposte caso dopo caso. A renderlo davvero unico sono le gag tra i personaggi pittoreschi che si succederanno nei vari capitoli, alcuni di essi ricorrenti vi aiuteranno nelle indagini o ve li ritroverete immancabilmente nell’aula di tribunale. Tra tutti vi troverete sempre al vostro fianco la bella Maya Fey, sorella della vostra socia nello studio legale, Larry Butz amico ed ex compagno di scuola di Nick che non smetterà mai di mettersi nei guai, lo sbadatissimo detective di polizia Dick Gumshoe, il Procuratore Miles Edgeworth storico antagonista di Nick, e per finire Vostro Onore il Giudice… di cui non si è mai venuti a conoscenza del suo vero nome, nonostante presidia in ogni processo di Nick.

Quelli citati sono soltanto i co-protagonisti che rivediamo quasi in tutti gli episodi di Phoenix Wright Ace Attorney Trilogy, ma si succederanno con tantissimi altri personaggi, che, per motivi di spoiler, lasceremo avvolti nel mistero.

Dopo il primo caso, avrete ben chiara la dinamica di gioco. Il Giudice presenta il caso individuando in aula l’imputato, il suo avvocato difensore e il procuratore relativamente all’accusa. Il procuratore si potrà avvalere delle prove che generalmente vengono presentate in aula dal detective Gumshoe, presenta l’impianto accusatorio e infine sente le dichiarazioni dei testimoni. In tutto ciò, noi non staremo lì a guardare mentre il nostro assistito viene condannato sotto i colpi implacabili del martelletto del Giudice. Mentre la procura dispone delle prove, il nostro avvocato potrà spulciare sul Registro Processuale tutti i dati e le prove in suo possesso. Inoltre, le evidenze che abbiamo in tasca, devono essere usate nel corso della dichiarazione dei testimoni, facendo molta attenzione alle contraddizioni, che una volta individuate, vanno incalzate con una bella “Obiezione!”. Le obiezioni vanno sempre ragionate e presentate solo quando vi siete accorti che la testimonianza presenta una contraddizione… questo permetterà lo sblocco di una nuova testimonianza o all’eliminazione del testimone e, in alcuni casi, il rovesciamento del verdetto di colpevolezza a suo carico.

Quindi non pensate di urlare “Obiezione!”(nella versione originale del Nintendo DS il microfono riconosceva le nostre urla! N.d.r.) a casaccio per scovare le contraddizioni: in alto a destra abbiamo una Barra della Fiducia che verrà consumata ad ogni nostro errore, e una volta esaurita, Il Giudice condannerà il nostro assistito portandoci al Game Over.

Il registro processuale viene arricchito da alcune prove che potremo guadagnare nel corso del processo, ma anche durante i sopralluoghi che faremo nelle scene del crimine, con tanto di dialoghi con i testimoni che troveremo sul posto. Nel secondo capitolo Justice For All e nel terzo Trials and Tribulations, si aggiungono i lucchetti psichici, si tratta di catene e lucchetti che avvolgono la psiche dei personaggi che incontriamo, e che dovremo spezzare con le giuste domande per conoscere la verità. Una magra aggiunta che amplia il concetto di individuare le contraddizioni da incalzare con le giuste domande.

Possiamo ben dire senza peli sulla lingua, che in questa trilogia appaiono i personaggi meglio caratterizzati di tutta la serie, così come le storie correlate che spesso vi faranno veramente appassionare tenendovi letteralmente incollati allo schermo. Inoltre, la scoperta di alcuni costumi della cultura giapponese vi sorprenderà facendovi immergere completamente nelle atmosfere di gioco nonostante il comparto grafico cartoonesco. A tal proposito…

Meglio una remastered o un remake?

Dopo aver assistito al ritorno di Phoenix Wright nel nono capitolo Phoenix Wright: Ace Attorney - Spirit of Justice in un’inedita veste tridimensionale delle scene e, soprattutto, dei personaggi, qualcuno poteva aspettarsi un remake dei primi tre capitoli in vista della loro pubblicazione su PS4, Xbox One, PC e Nintendo Switch. Siete rimasti delusi? Noi no, e vi spieghiamo il perché.

Innegabilmente, l’idea di una totale rivisitazione dei capitoli indiscutibilmente più belli dell’intero franchise giurisprudenziale di Capcom era allettante anche per noi. Eppure, se avete mai giocato o visto le versioni per Nintendo DS (o addirittura quelle per Game Boy Advance), vi renderete conto che i disegni utilizzati su questa nuova versione, seppur con animazioni ridotte all’osso, sono davvero di tutto rispetto. Non solo restano fedeli alle controparti originali, ma elevandone i contorni, con la resa in alta definizione, non tradiscono lo spirito e quel fascino che possedevano già vent’anni fa, senza mai risultare troppo anacronistico. E questo per noi conta già moltissimo.

In Phoenix Wright Ace Attorney Trilogy, anche le musiche sono state ottimamente riproposte, con quei motivetti che non usciranno mai più dalla vostra testa, aiutandovi a capire in quale fase dibattimentale vi state trovando. L’unica nota stonata del comparto visivo, a nostro avviso, riguarda noi italiani troppo attaccati alla lingua di Dante. Infatti, se ve lo state chiedendo, tutti i tre capitoli non hanno la lingua italiana, prevedendo solo l’inglese, francese, tedesco, coreano, cinese semplificato e il cinese tradizionale in aggiunta post-lancio. Ha importanza? Sì, perché in alcuni passaggi delle testimonianze non è proprio un gioco da ragazzi individuare il senso di alcune parole… e tale questione vi brucerà ulteriormente sapendo che le versioni originali avevano già tutti i sottotitoli in italiano. Noi speriamo in un update che ci renda ancora più felici per poter comprendere al meglio le avventure di Nick e soci. La speranza è l’ultima a morire.

In definitiva, Phoenix Wright Ace Attorney Trilogy è una raccolta che rende giustizia (!) alle prime imprese di Nick e tutta la sua pittoresca compagnia, con situazioni comiche e talune tragiche che vi rimarranno nel cuore come poche altre, divertendovi non poco, con una rivisitazione in alta definizione per tutte le console domestiche in circolazione e non solo. Chi non ha mai giocato a questa fantastica saga potrà scoprirla nel migliore dei modi, mentre i veterani di questo strampalato tribunale rivedranno tutte le loro vecchie conoscenze con un vestito tirato a lucido.

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