Le console tradizionali non hanno più presa in Giappone, tutti giocano in mobilità

Secondo uno studio recente, i giovani giapponesi della Generazione Z sembrano mostrare scarso interesse per le console tradizionali.

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a cura di Andrea Maiellano

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Secondo uno studio pubblicato da Shibuya109 Entertainment, i giovani giapponesi della Generazione Z sembrano mostrare scarso interesse per le console tradizionali come PS5 e Xbox Series X|S, preferendo invece dedicarsi principalmente ai giochi disponibili su piattaforme mobile.

La Generazione Z, composta da coloro nati tra il 1995 e il 2010, costituisce una parte significativa dell'utenza videoludica, ma sembra che in Giappone le preferenze siano diverse rispetto ad altri paesi.

Secondo il sondaggio condotto a fine 2023, l'80% dei giovani appartenenti a questa fascia d'età dedica del tempo ai videogiochi, con oltre il 44% che gioca ogni giorno, investendo una media di 100 minuti al giorno in questa attività.

Curiosamente, le console tradizionali come PlayStation 5 e Xbox Series X non sembrano riscuotere lo stesso successo in Giappone come altrove. Infatti, la preferenza va principalmente nei confronti di Nintendo Switch e dei PC handheld, mentre smartphone e tablet dominano il panorama videoludico giovanile.

Secondo i risultati del sondaggio, gli smartphone sono utilizzati dal 94,7% dei giovani, seguiti da Nintendo Switch (38,5%), PC e PC handheld (33,2%), tablet (26,5%) e, a sorpresa, dal Nintendo DS (12,2%).

È interessante notare che Nintendo DS, nonostante sia considerato ormai obsoleto nel 2023, risulta comunque più popolare di PS5 e Xbox Series X|S tra i giovani giapponesi.

Una possibile spiegazione di questa tendenza potrebbe essere il costo elevato delle console tradizionali, ma ciò non giustifica interamente la preferenza per Nintendo Switch rispetto a PS5 e Xbox.

Anche i cosiddetti "hardcore gamer" sembrano orientarsi verso PC e Nintendo Switch, suggerendo che i giochi free-to-play, e i titoli di dimensioni minori, siano più popolari tra i giovani giapponesi rispetto ai classici tripla A per console.

In conclusione, sembra che i giovani giapponesi della Generazione Z abbiano abbracciato le piattaforme mobile come principali fonte per soddisfare le proprie esigenze videoludiche, lasciando in secondo piano le console tradizionali e spiegandoci, ancora una volta, come mai il settore mobile sia così considerato dalle aziende.