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Il tanto atteso Prey è finalmente pronto per essere gustato. Alcune innovazioni rendono il gameplay più interessante, peccato però per la longevità ridotta.

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a cura di Roberto Buonanno

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Per quanto riguarda la modalità multiplayer, il discorso è stato limitato ad un mero Deathmatch fino a 8 giocatori, sia in Xbox Live che con collegamento in System Link. Le mappe, limitate numericamente ad une decina, ricalcano per filo e per segno gli ambienti dell’avventura principale, con i soliti “giochi” gravitazionali per animare il tutto.

Niente di speciale insomma, ma nell’insieme è un ottimo incentivo per non accantonare Prey prima del dovuto, considerato che la modalità in singolo ha un decorso medio di otto o nove ore al massimo. In conclusione, questo atteso FPS è indubbiamente un buon titolo, infarcito da una serie di elementi fino ad ora inesplorati nel campo degli sparatutto in soggettiva.

L’estrema semplicità di gioco e l’eccessivo supporto da parte della CPU aprono le porte di Prey a chiunque, ma al tempo stesso potrebbero condizionare le aspettative dei giocatori più esperti. Il titolo porta indubbiamente una ventata d'aria fresca nel mondo degli sparatutto in soggettiva, ma avremmo preferito una storia più lunga e curata. L'appetito vien mangiando!