Le indiscrezioni sulla PlayStation 6 parlano di un salto prestazionale degno dei PC più costosi, con una potenza che rivaleggerebbe con le GPU di fascia alta oggi sul mercato. Se confermate, queste specifiche aprirebbero scenari del tutto nuovi per lo sviluppo videoludico.
Una sfida tecnologica senza precedenti
Il cuore della console sarà un’APU monolitica da 280 millimetri quadri, prodotta a 3 nanometri da TSMC. Questa tecnologia consentirebbe consumi contenuti (circa 160 watt di TDP), persino inferiori alla PS5 Pro, pur garantendo prestazioni notevolmente superiori. La CPU adotterà una configurazione ibrida: otto core Zen 6C (sette attivi e uno di riserva) affiancati da due core Zen 6 a basso consumo, dedicati esclusivamente alle funzioni di sistema.
Il comparto grafico rappresenta la novità più rilevante. Secondo Moore’s Law Is Dead, la PS6 potrebbe offrire prestazioni in ray tracing dalle 6 alle 12 volte superiori rispetto alla PS5 standard, raggiungendo livelli paragonabili a una GeForce RTX 5090. Un salto che aprirebbe la strada al path tracing in tempo reale, finora appannaggio dei sistemi più avanzati.
La GPU integrerebbe 54 Compute Unit basate su architettura RDNA 5 (con due probabilmente disattivate per ottimizzare la produzione). La potenza stimata varia tra 34 e 40 TFlops, un netto balzo rispetto ai 10,28 TFlops di PS5 e ai 16,7 della PS5 Pro.
Memoria e compatibilità per il futuro
La PS6 dovrebbe adottare un bus a 160 bit con memoria GDDR7 capace di 640 GB/s di banda. La RAM totale oscillerebbe tra 30 e 40 GB, con la scelta definitiva legata a valutazioni sui costi. Confermata invece la retrocompatibilità con titoli PS4 e PS5, così da preservare l’attuale libreria di giochi e agevolare il passaggio generazionale.
La produzione è attesa per metà 2027, con lancio commerciale nell’autunno dello stesso anno. Ciò significa che i primi annunci ufficiali potrebbero arrivare già nella primavera 2026. Nel frattempo, Microsoft si prepara con Xbox Magnus, attesa con prestazioni superiori del 25% ma a fronte di consumi e costi maggiori dovuti al design multi-die. Per Sony la sfida sarà mantenere prestazioni da top di gamma senza sacrificare l’accessibilità del prezzo, in quello che potrebbe rivelarsi il più grande balzo generazionale dai tempi di PS3 a PS4.