Beyond: Due Anime, guidati per mano su un set cinematografico

Recensione di Beyond: Due Anime, il nuovo gioco di Quantic Dream che esplora il labile confine fra film ed esperienza interattiva.

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a cura di Tom's Hardware

Guidati per mano su un set cinematografico

L'obbiettivo di David Cage è raccontare una storia interattiva, lasciando che i giocatori siano i registi e gli attori dell'opera. Il risultato è indubbiamente di alto livello, ma non è esente da difetti. Quello più grosso è che in alcuni casi è evidente che a prescindere dagli sforzi dei giocatori si ha a che fare comunque con un'esperienza piuttosto guidata.

In una delle prime sequenze, per esempio, si potrà decidere di comportarsi bene nei panni di Jodie o di giocare un pochino a fare la ragazza cattiva. In entrambi i casi il gioco proseguirà nella direzione prefissata, cambiando soltanto alcuni dettagli che tuttavia non influenzano la storia.

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Le cose cambiano quando si affronteranno le sequenze decisive della trama e in questo caso le decisioni del giocatore influenzeranno drasticamente il finale del gioco. In totale si può assistere a più di venti conclusioni diverse, anche se nella maggior parte dei casi si tratta di leggere variazioni di pochi finali veri e propri.

La sensazione di libertà e di controllo sulle vicende del gioco è tuttavia inferiore rispetto a quella avvertita in Heavy Rain, complice anche la scelta di David Cage di affidarsi a una struttura narrativa non lineare. Inoltre non bisogna aspettarsi ambienti sconfinati come nei giochi open world. Giocare a Beyond è come divertirsi in un set cinematografico dove tutto è curato nei minimi dettagli ma senza molte possibilità di uscire dal seminato.

Gli elementi paranormali hanno permesso d'introdurre alcune novità a livello di gameplay, grazie alla possibilità di controllare Aiden, e di affrontare temi originali e al tempo stesso profondi. Il titolo stesso, "Beyond", è un riferimento a ciò che c'è oltre la vita terrena, e la storia narrata dal gioco verterà molto su questo aspetto e sulle vicende tormentate della giovane Jodie.

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A livello visivo il titolo è semplicemente impeccabile. I modelli poligonali e le texture sono convincenti, soprattutto considerando che tutto quanto si muove in modo fluido su una console con hardware del 2006. La recitazione dei protagonisti è di alto livello e soltanto in alcuni momenti le animazioni ci sono sembrate leggermente forzate e fuori luogo. Evidentemente per vedere un personaggio virtuale bere un bicchiere d'acqua o baciare qualcuno in modo convincente (usando il motore di gioco) bisognerà attendere la next gen.

Anche il comparto sonoro è ineccepibile. Le musiche sottolineano bene l'azione del gioco senza risultare troppo invadenti, gli effetti sonori sono curati e il doppiaggio italiano è di buona fattura, grazie al lavoro svolto da professionisti del settore come Debora Magnaghi (chi se la ricorda a Bim Bum Bam?) e Ivo De Palma, la voce del mitico Pegasus dei Cavalieri dello Zodiaco.

I puristi possono sempre scegliere le voci originali di Ellen Page e Willem Dafoe, affidandosi ai sottotitoli tradotti in italiano per scoprire i dettagli della storia. Un altro punto a favore del titolo di Quantic Dream. Segnaliamo inoltre la presenza di alcuni bonus sotto forma di bozzetti, filmati, e contenuti da sbloccare esplorando a fondo le varie sequenze di gioco.