Resident Evil 7, l'idea originale avrebbe scatenato la furia dei giocatori?

Resident Evil 7 poteva davvero essere molto diverso rispetto a quello che conosciamo: ecco cosa aveva in mente Capcom.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Resident Evil 7 è forse uno dei migliori capitoli della serie che Capcom abbia mai prodotto. Pur cambiando determinati elementi, come per esempio la visuale, il gioco è stato letteralmente un successo, ma la storia avrebbe potuto essere molto diversa, come svelato da Jun Takeuchi, in una lunga chiacchierata con Shinji Mikami.

In un video pubblicato sul canale YouTube ufficiale della serie, infatti, Mikami e Takeuchi hanno parlato proprio dello sviluppo di Resident Evil 7 e di come in realtà l'idea originale prevedesse un gioco live service, ricco di microtransazioni e con un comparto online. "Ho parlato con Nakanishi, il director del gioco, di cosa avremmo dovuto fare. E poi c'è stato un grande push da parte di Capcom, una manovra di marketing, che diceva semplicemente di fare il gioco che i giocatori volevano", le parole di Takeuchi.

Takeuchi ha anche aggiunto che hanno reso la vita difficile per tutti gli sviluppatori all'interno di Capcom. "Hanno cominciato a pensare a tantissimi elementi. Multiplayer online, contenuti scaricabili, giochi a servizio, microtransazioni. Alla fine il presidente Tsujimoto si è messo in mezzo, ha ascoltato tutti quanti i punti di vista e ha visto che non erano profittevoli. Il 4 gennaio, primo giorno di lavoro dell'anno, mi ha chiamato e mi ha detto che il gioco era in un pessimo stato e mi ha chiesto di aiutarlo. Ecco come ho lavorato a Resident Evil 7", le parole dello sviluppatore.

La storia, alla fine, è nota: dai documenti di game design vennero rimossi tutti i riferimenti ai giochi live service, le microtransazioni e tutti quei piccoli elementi che molto spesso fanno infuriare i giocatori. La scelta è stata ovviamente quella giusta: Resident Evil 7 è stato un successo a livello di pubblico e critica, con numeri decisamente importanti. Molto spesso, la decisione adatta è quella di non cambiare troppo rispetto al passato, soprattutto quando si parla di brand storici come Resident Evil.