Il mondo del gaming ha imparato a conoscere Masahiro Sakurai attraverso capolavori come Super Smash Bros. e Kirby, ma il celebre game designer giapponese preferisce restare nell'ombra.
In una recente intervista rilasciata al portale nipponico Game*Spark, l'autore ha rivelato la sua filosofia professionale: i videogiochi dovrebbero parlare da soli, senza che i riflettori si concentrino sui loro creatori. Una posizione controcorrente nell'era degli influencer e delle personalità del settore che dominano social e convention, ma che riflette un approccio old-school al game development dove l'opera conta più dell'autore.
La dichiarazione di Sakurai arriva paradossalmente mentre promuove un manga biografico incentrato proprio sulla sua carriera. Masahiro Sakurai - Making the World More Fun Through Games è il titolo dell'opera, un progetto che inizialmente il designer avrebbe voluto evitare.
"Preferisco vivere una vita modesta e discreta", ha spiegato nell'intervista, aggiungendo con una punta di ironia: "Potreste pensare 'dice sul serio?', ma lo penso davvero. Metto tutto me stesso nel promuovere il mio lavoro e le mie idee, ma sono il tipo di persona che preferisce evitare di promuovere o esporre se stesso".
La preoccupazione del veterano dell'industria videoludica riguarda anche la deriva tossica della cultura online.
"Preferirei anche non diventare il giocattolo di Internet", ha affermato, riferendosi probabilmente ai flame war e alle polemiche che spesso investono figure pubbliche del gaming sui social media. La sua posizione è chiara: meglio che i giocatori si concentrino sulle esperienze ludiche piuttosto che sulla vita privata degli sviluppatori.
Cosa ha convinto allora Sakurai ad autorizzare un manga sulla sua vita professionale? L'entusiasmo dell'editor Rintaro Osumi è stato determinante, ma soprattutto il game designer ha visto nell'opera un'opportunità educativa per le nuove generazioni.
L'obiettivo dichiarato è "incoraggiare anche solo qualche persona in più a intraprendere carriere nell'industria videoludica", come ha sottolineato lo stesso Osumi. Il manga si pone quindi come strumento di formazione, più che di celebrazione personale.
Sakurai ha mantenuto un controllo maniacale su ogni aspetto della pubblicazione, assicurandosi che rimanesse autentica pur inserendo quegli elementi di esagerazione tipici del formato manga.
Questo approccio meticoloso ricorda quello adottato per il suo canale YouTube, dove ha sviscerato i segreti del game design prima di concludere la serie nel 2024. Anche in quel caso, l'obiettivo era condividere conoscenza tecnica piuttosto che costruire un culto della personalità.